<< Cambiamenti. >>

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«Ariane.»

Stiamo riaccompagnando a casa Austin. Lo guardo attraverso lo specchio retrovisore e mi accorgo di quanto sia diverso da Justin. Sono gemelli ma solo per via della data di nascita. Lui non ha addosso i segni di una vita pericolosa. Ha la faccia pulita, da bravo ragazzo.

Quando guardo Justin, è come se lui emanasse un profumo che ti eccita, ma dopo ti rendi conto che c'è qualcosa di pauroso in tutto questo. Eppure tutto questo mi piace.

Io lo amo questo ragazzo.

Non riuscirei mai ad amare Austin. Si, magari ci uscirei anche insieme ma dopo mi renderei conto che è buono solo come amico.

Per Justin invece rischierei la vita. E l'ho fatto.

Non ho mai cercato la normalità, ma non credevo nemmeno di entrare in un circolo così terrificante.

È come se quando ho incrociato per la prima volta gli occhi di Justin, mi fossi resa conto che c'era qualcosa di tenebroso in lui, ma ho preferito rischiare che tirarmi indietro.

E non mi pentirò mai delle scelte che ho fatto. Dovrò rifarmi una vita, ma almeno sarò insieme all'uomo che amo più della mia vita.

Justin si ferma fuori da casa di suo padre. Sicuramente dentro ci sarà anche mia madre. Mi si stringe lo stomaco pensando a lei. Chissà quanto ha sofferto per la mia morte. Vorrei tanto andare da lei e rassicurarla che sono viva ma che non posso più tornare alla vita di tutti i giorni.

La polizia ancora cerca di fare chiarezza sul mio decesso e non posso permettermi che soffra ancora di più. Facendomi vedere da lei, rischierei di mandare a monte tutto quanto e incriminerebbero Justin e non voglio che accada.

"Secondo te perché Jason mi ha rapito? Non gli bastava Ariane?", Austin spezza il silenzio che si era creato. Sposto lo sguardo su Justin che si prende del tempo per rispondere.

"Credo che pensasse che avendo solo te, io...io non sarei venuto a salvarti.", mormora girandosi verso suo fratello.

"Austin, credimi. Ti voglio bene. Ne abbiamo superate tante insieme e ti sarei venuto a salvare anche se non ci fosse stata Ariane. Sei anche tu la mia famiglia anche se in questi ultimi anni le cose sono un po' cambiate."

"Lo so Jay. Non ho mai smesso di credere in te. Alla fine eri sempre tu a salvarmi quando mi mettevo nei guai.", entrambi ridono. Vederli insieme, mi riempie il cuore di gioia.

"Austin, sono state più le volte che io finivo nei guai rispetto a te. Ed è per questo che voglio chiederti una cosa se te la senti.", Justin si fa serio.

"Chiama Ryan e digli che io mi dimetto da capo della banda e che automaticamente lo diventerà lui. E chiedigli anche di metterti dentro la banda."

Austin lo guarda a bocca aperta. Non dico nulla. Non ho intenzione di interferire nelle questioni della banda. Ma dopo voglio proprio delle spiegazioni da parte di Justin.

"Non dire nulla. Fai ciò che ti ho detto. Ho bisogno che tu rimanga al sicuro e gli unici che possono darti questo sono quelli della banda. Vedrai che ti accetteranno senza problemi. Ti conoscono più di quanto tu possa credere. Adesso vai e prendi questo.", gli dà un sacchetto.

Austin scende e cammina verso la porta di casa. Sia io che Kate lo stiamo guardando. Quest'ultima credo che sia molto curiosa di capire come mai Justin abbia fatto una cosa del genere. Penso che conosca abbastanza Justin.

Lui mi guarda e mi fa un sorriso, facendomi intuire che mi spiegherà quando saremo da soli.

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Ci stiamo sempre di più avvicinando alla fine di questa storia. :)

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