<< Smettila di sorridermi! Ti prego, sto per morire. >>

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Amber,la capo cheerleader, come al solito indossava una minigonnacortissima e un top che metteva in mostro il suo ultimo gioiellino:il piercing sull'ombelico.
Tutti dicevano che Ryan se la scopavanegli spogliatoi dopo l'allenamento, eppure avrei giurato che non eral'unico che se la spassava con lei.
La osservavo mentre faceva lacivetta con Mark. Non prendetemi per asessuato, eppure quella non mifaceva diventare duro niente. La scuola la considerava la più belladel quarto anno, ma anche del quinto detto da alcuni giocatori difootball.
Due erano le ipotesi: Amber si era portata a letto tuttii maschi della scuola o erano tutti dei cretini patentati. Ridacchiainella mia testa, ero convinto che le ipotesi fossero tutte e dueazzeccate.
Non trovavo carina nessuna delle cheerleader. Inveceaccadeva il contrario: io ero il loro sogno erotico. Me le trovavoall'armadietto che mi osservavano con occhi adoranti. Credetemi, allevolte è imbarazzante percepire delle persone che ti guardano come sefossi un bocconcino prelibato.

"Justin?Alla fine te la sei scopata la nuova arrivata?", come al solito lostronzo di Ryan voleva che tutti capissero che le donne mi piacevanoancora.

"Cosati fa pensare che fra me e lei ci sia stato qualcosa?", chiesiazzannando una mela, e lui capii che stavo immaginando che quellofosse il suo collo.

"Alcunimi hanno riferito che siete andati via assieme...", sussurrò,avvicinandosi a me.
Avevo una promessa da mantenere, quindi fecispallucce e ripresi a mangiare.
"Okay, ho capito. Non mi dirainiente, come al solito! Solo che la cosa non mi sembra affattogiusta! Io ti parlo sempre delle mie avventure e di tutto il resto!",mise il broncio come una donna.

"Ionon ti chiedo mai di quante volte il tuo pisello esca dai pantaloni.Sei sempre tu che me ne parli, sperando che tutto quel sesso mifaccia venir voglia. Ma sai come sono.", iniziavo adinnervosirmi.
Odiavo parlare di me davanti a tutti. Anche se eratutto sussurrato, qualcuno avrebbe potuto sentire e io non potevopermettere che conoscessero quel lato di me.

"Secondome, questa ragazza è quella giusta. Non lo so, avrò il sesto sensocome le donne, eppure io percepisco che qualcosa vi lega. Qualcosache nessuno vede, oltre voi due.", ecco perché Ryan era il miomigliore amico: anche se risultava essere un grande amante del sesso,riusciva comunque a capirmi e vedeva qualcosa che gli altri non sirendevano conto.

"Selo dici tu. Io non voglio illudermi e continuerò con la mia strada.Non ho intenzione di cambiare per una donna. Non l'ho mai fatto primae non inizierò proprio adesso!", preso il vassoio, andai verso ibidoni della spazzatura.

"Nonsmettiamo di incontrarci io e te.", la sua voce mi percorse ilcorpo come una lama di ghiaccio.
Ariane mi sta sorridendodolcemente, mentre buttava via gli avanzi. Non riuscivo a direniente. Ero completamente incantato dalla sua bellezza. Eppure finoad un'ora fa ero insieme a lei, ma non mi ero davvero reso conto diquante fosse bella questa ragazza.

Smettiladi sorridermi! Ti prego, sto per morire!,la mia testa stava urlando queste frasi, ma Ariane non stavasmettendo. Se non fosse stato per tutta la gente attorno a noi,l'avrei baciata senza pensarci due volte.

Sbattei più volte lepalpebre. Dovevo dire qualcosa e smettere di avere quella faccia daebete.

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