Capitolo sette.

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«A chi tocca?» chiesi come se nulla fosse mentre tutti fissavano me e Lorenzo.

«A Ylenia.» disse Riccardo.

«Pure io sono innamorata di un ragazzo, ma non mi calcola, e per questo volevo chiedervi come potrei fare ad attirare la sua attenzione.» chiese Ylenia.

«Potresti parlargli semplicemente.» dissi.

«Però mi vergogno.»

«Trova una scusa, per esempio "mi è caduta la penna, la potresti prendere tu per me, per favore?"» dissi gesticolando.

«Ci proverò.» mi disse sorridendomi.

«Ora?» disse Riccardo. «Rita, tu.»

«Pericolose le amicizie quando superano il confine.» dissi.

«Quindi? Ti sei innamorata?» mi chiese Francesco.

«Forse si, forse no.» dissi.

«Sei troppo misteriosa ragazza mia.» mi disse Leiner.

«Proprio come il Cantarini!» disse Francesco ridendo.

Dopo quella frase, io e Lorenzo ci guardammo, e appena i nostri sguardi s'incrociarono, lui scostò immediatamente la testa da qualche altra parte.

«Divertente.» commentò Lorenzo.

«A chi tocca mo?» chiese Riccardo.

«Parlo io dai.» disse Francesco.

Alla fine parlammo tutti, commentammo, ridemmo insieme e scherzammo. Francesco e Leiner iniziarono a litigare come al solito mentre Ylenia rideva come una pazza, Emma e Alex stavano con il cellulare in mano a far vedere delle foto divertenti a Riccardo ed Alessandro. E poi c'ero io, che fissavo Lorenzo che provava a farsi un selfie.

All'improvviso mi avvicinai a lui.

«Perché ti comporti così?» chiesi.

«Ancora con questa storia? Ne abbiamo già parlato.» disse.

«E non abbiamo risolto un cazzo.» continuai.

«E' tutto normale.»

«Il tuo concetto di normalità è brillante.» dissi ironicamente.

«Appunto, ti sembro normale?» mi chiese. «Ora cosa vuoi?» continuò.

«Vorrei che ritornassi a parlarmi come al primo giorno, come una persona normale.»

«Mh.» mugolò. «Ok.» finì la conversazione con un semplice "ok".

Passò qualche altra mezz'ora e io provavo a divertirmi.

«Che ore sono?» mi chiese Riccardo avendo in braccio Emma.

«Le cinque quasi un quarto.» rispose Alessandro al posto mio.

«Dobbiamo incominciare ad avviarci?» chiesi.

«Altri dieci minuti.» rispose Riccardo.

Francesco prendeva Emma in braccio, Alex era inseguita da Leiner e Alessandro, mentre Ylenia scappava da Lorenzo che voleva farle il solletico. Io e Riccardo invece, facevamo i selfie con facce buffe ed era divertentissimo.

«Le cinque e trenta ragazzi.» annunciai.

«Annamo!» gridò Lorenzo.

Incominciammo ad avviarci, faceva ancora freddo, per questo avevo messo la giacca pesante di Riccardo, quel ragazzo è davvero un tesoro.

Durante il percorso, io e Lorenzo ci guardammo un po', ma niente più. Parlai un po' di più con Ylenia, che pian piano si sta rivelando una ragazza davvero simpatica, come Alex ed Emma.

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