Capitolo quarantadue.

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Stavo dormendo. Ero tranquilla.
Non faceva tanto freddo quella notte.
Mi svegliai alle cinque e quarantuno per via di formicolii sulla pelle.
Sentivo qualcosa camminare sulle mie gambe velocemente, non era una mano o roba così.
Mi alzai incespicando per il sonno, e vidi sulle mie gambe tre formiche. Formiche!?

Iniziai a ballare il tango per togliermele di dosso. Quando ebbi fatto mi guardai attorno. Il sole era già spuntato e la stanza era illuminata.

Decisi di scendere di sotto con il cellulare in mano.
Una volta davanti alle scale, vidi una striscia nera sugli scalini. Guardandola bene, erano tante formiche a formarla.

Era inquietante.
Che ci facevano delle formiche in casa mia!?

Scesi di sotto correndo e vidi tante altre. Okay, era in infestazione. A casa mia.

Non sapevo dove metter piede, mi sembrava come quando si sta in spiaggia e dovevi evitare la sabbia bollente.

Sospirai risalendo le scale e andandomi a cambiare velocemente.

Perché doveva succedere tutto a me?
Mi mancavano solo queste in casa.

Era così presto e quel giorno era domenica. Nessuno si sarebbe svegliato presto.

Non sapevo che fare, così optai per un insetticida che spruzzai in due stanze, ma sapevo che non avrebbe fatto granché: erano tantissime!

Mi sedetti sul tavolo e andai su whatsapp.
Ultimo accesso di Riccardo alle quattro e venti, come minimo si sarebbe svegliato alle tre del pomeriggio.
Quello di Lorenzo era alle tre.
Pierozzi alle cinque meno un quarto.
Leiner alle due e mezza.
Alessandro a mezzanotte. Che record per un tipo come lui!

Passò mezzora ed erano le sei passate.
Andai ancora su whatsapp sperando in un altro accesso di poco fa.

Lorenzo.
Lorenzo era online.
Perché a quell'ora era sveglio?
Poco importava, poteva aiutarmi lui comunque, anche se tra noi non scorreva buon sangue.

Gli scrissi velocemente "bugivno" e lui mi rispose "cosa vuol dire?".
Alzai gli occhi al cielo.
"BUONGIORNO, SCUSA" scrissi.
"Oh buongiorno a te" scrisse lui.
"Perché sveglio a quest'ora?"
"Dovevo fare una cosa"
"In poche parole mi stai parlando dal cesso" scrissi trattenendo una risatina.
"Esatto. Ma sto uscendo dal bagno, tranquilla"
"Interessante" scrissi "ho bisogno di aiuto" scrissi ancora.
"Per cosa?"
"beh, intanto, ti starai chiedendo il motivo per cui stia sveglia a quest'ora.."
"Sinceramente no, ma dimmi"

Ah ha ah.

"Diciamo che la mia casa è infestata dalle formiche"
"AHAHHAHAAHAHH"
"NON RIDERE IDIOTA, FANNO SCHIFO"
"il bello è che capita tutto a te"
"appunto, qualcuno mi sta lanciando delle maledizioni"
"AHAHAH sei così divertente. Che vuoi che faccia?"
"Non lo so. Vieni?"

Avevo davvero invitato Lorenzo a casa mia?

"Perché dovrei levarmi il pigiama e cambiarmi, e venire da te?"
"Ho bisogno di qualcuno, io sola qua non ci sto con ste bestioline"
"E va bene, aspettami baby"

Visualizzai e non risposi. Mi cadde accidentalmente il cellulare fra le mani e andò a terra.
Finì proprio su una fila di formiche che assalirono lo strumento.
Andavamo proprio bene.

Dear Jack- Ossessione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora