Martedì molto tranquillo ad Hazzard. Zio Jessie, Daisy, Bo, Luke ed io ci stiamo avviando in paese a fare compere."Avete qualche preferenze sul pranzo?" ci domanda Daisy
"Credo che per un bel po' di tempo dovremo fare a meno della tua cucina" risponde Luke,
"Già, siamo arrivati all'ultimo buco della cintura" conferma Bo,
"Questo succede quando si è troppo pigri!" gli dico ridendo,
"Giusto. Ci sarebbero da fare qualche riparazione in casa e qualche lavoretto nei campi!" concorda zio Jessie,
"Grazie tante!" ringrazia Bo sbuffando
"Sai, l'ha fatto solo perché vuole vederti sempre così bello" spiega Luke ridendo per vendicarsi. Subito mi giro verso di lui rossa in faccia.
"Ma quelli non sono Rosco e Cletus?" domanda Daisy.
"Sì sono loro" conferma Bo "Scendiamo e vediamo che stanno facendo"
Davanti alla stazione di polizia, armati di cartelli di protesta, ci sono Rosco e Cletus che girano in tondo
"I – i –i Boss dicci di sì" cantano in coro mentre Cletus picchia inavvertitamente il suo cartello sulla testa di Rosco,"Pezzo di cretino, fa attenzione!" esclama Rosco,
"Ehi, che state facendo?" domanda Daisy sorridendo,
"Oh ciao Daisy!" saluta Cletus,
"Non sono affari che vi interessano!" risponde Rosco,
"Ciao Flash! Ti dai anche tu alla protesta?" domando accarezzando il cagnolino,
"Avanti, dille che stiamo protestando perché Boss non ci vuole aumentare la paga!" lo sollecita tutto orgoglioso il padrone
"E così siccome Boss non vi aumenta la paga, avete deciso di protestare" riassume Bo,
"Esattamente. Io e Rosco ormai siamo un sindacato!"
"Cletus! Non parlare, imbecille!" esclama Rosco picchiandogli sulla testa il suo cartello,
"Ma se hai iniziato tu a parlare? e resteremo in sciopero finchè Boss non ci accontenterà"
"Ma così saremo senza protezione!" osserva Luke,
"Dobbiamo parlare con Jd!" esclama zio Jessie,
"Parli del diavolo e spuntano le corna! Eccolo che arriva!" dico.
"Boss, dobbiamo parlare!" esclama Rosco,
"Vi ho già detto che non sono intenzionato ad accettare le vostre condizioni, quindi smammate!"
"Non puoi trattarli così, devi sederti al tavolo delle trattative!" gli ricorda zio Jessie,
"E domani mattina lo farò volentieri"
"Ma domattina è troppo tardi! Non ci sarà nessuno a sorvegliare Hazzard!" protesto.
"Aiuto, mi hanno derubato!" esclama agitatissimo Vince Caterface, "Mi hanno appena derubato di tutte le mie televisioni e i miei videogiochi! eccoli che se ne vanno!" esclama puntando il dito su un furgoncino azzurro che sfreccia via,
"Non possiamo aiutarla, noi siamo in sciopero" risponde Rosco,
"Ma non potete! Signor Hogg faccia qualcosa!"
"Mi sto già impegnando a trovare lo sceriffo e il suo vice nel minor tempo possibile"
"Sì, ma intanto lo hanno derubato!" osserva Daisy e nel frattempo intorno a noi si è creata una piccola folla.
"Ci vorrebbero due volontari coraggiosi che si prenderebbero la briga di inseguire quei delinquenti, ma dove li trovo?" si domanda candidamente Boss guardandosi intorno,
"Abbiamo capito il messaggio!" esclama Luke,
"No, che non avete capito! Non intendevo dire voi Duke!" protesta Hogg, ma ormai i due cugini sono partiti alla volta del Generale Lee,
"Fateci sapere qualcosa!" urla zio Jessie,
"Ok!" risponde Luke
"Si ricomincia" penso sospirando mentre guardo Bo salendo sul Generale. Prima che se ne vada si volta nella mia direzione e mi sorride come a dire "Non preoccuparti" poi l'unica cosa che faccio è stare a guardarli mentre se ne vanno via col Generale.
"Ed ora" comincia zio Jessie, "è il caso di mettersi al tavolo delle trattative. Se proprio non vuoi parlare subito con Rosco e Cletus, nomina uno sceriffo temporaneo!"
"Ne va della sicurezza della popolazione!" aggiungo
"Ed è tuo dovere di sindaco!" conclude Daisy.
"E va bene, e va bene! Voi Duke mi romperete l'anima se non accetto!" sbotta infine Boss, "la riunione si terrà alle tre del pomeriggio, chiunque può parteciparvi!" annuncia e poi si ritira sbattendo contro il cartellone di Rosco, "Pezzo d'asino, attento a dove cammini!"
"Veramente sei stato tu a ..."
"Sgomberare!" ordina Boss riuscendo finalmente ad entrare nel commissariato.
"Oggi alle tre, saremmo presenti pure noi. Non voglio perdermi le parole di Jd!" sentenzia zio Jessie, "adesso torniamo alla fattoria ad aspettare Bo e Luke"
"Ma zio come faremo? Siamo a piedi!" fa notare Daisy,
"Chiediamo a Cooter di darci un passaggio!" esclamo sorridendo nel vederlo arrivare.
"E così i ragazzi sono partiti all'inseguimento eh?" domanda Cooter sorridendo mentre ci riporta gentilmente alla fattoria,
"Già e non si sono ancora fatti sentire" conferma Daisy preoccupata.
"Pastore a pecorelle sperdute mi sentite?" domanda zio Jessie attraverso la radio, "Pecorelle sperdute, siete in ascolto?"
"Zio, è tutto il viaggio che cerchi di comunicare con loro senza ottenere risultati!" esclama Daisy,
"Dove si saranno cacciati?" chiedo,
"Non in qualche guaio, spero" risponde zio Jessie pensieroso, "non in qualche guaio".
STAI LEGGENDO
Una ragazza ad Hazzard
FanfictionEstate 1981, la più grandiosa, stupenda estate che io abbia mai passato. Prima di tutto perché in quell'anno ho fatto la vacanza del secolo: in viaggio da sola nel profondo sud, nel Kentucky, ed ero estremamente eccitata all'idea di passare attraver...