Boss Hogg e lo Sceriffo Rosco P. Coltraine

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"Grazie, non avrei mai finito senza il tuo aiuto"

"Figurati Daisy, per così poco!" 

"Non è facile vivere con Bo e Luke"

"Però deve essere bello" aggiungo,

"Già, con loro due non ti annoi mai!  Ma che ne diresti di venire con me al Boars nest?"

"Se non serve una mano allo zio Jessie con la fattoria... sai voglio rendermi utile!"

"Lascia perdere, lo zio se la cava egregiamente! Forza, sali in macchina!".


"E così, questo sarebbe il Boars nest!" esclamo guardandomi in giro.
Il locale contiene diversi posti a sedere per i clienti, una piccola cucina e bar dove sono situati anche una macchina per i popcorn, un jukebox, un flipper,  un tavolo da biliardo e telefono a pagamento.

C'è anche una piccola area del palco dove vengono fatti giochi, concorsi e spettacoli da grandi nomi stelle della musica  obbligati ad esibirsi per pagare le multe "trappola"date dallo sceriffo Rosco quando passano attraverso la sua giurisdizione.

Al di fuori ci sono due pompe di benzina HoggoCo e un ampio parcheggio che spesso serve come partenza e arrivo per le diverse gare che si svolgono ad Hazzard.

"Già. Nella parte posteriore del ristorante c'è l' ufficio dove Boss Hogg conduce molti dei suoi loschi affari. Il piano interrato ha un tunnel di fuga, che è stato utilizzato nei giorni in cui le famiglie Hogg e Duke distillavano whisky clandestino per farla franca alle autorità" spiega Daisy

"Farebbe proprio al caso mio, un lavoro del genere"

"Magari riesco a convincere Boss" mi dice Daisy "sta arrivando proprio in questo momento!"

Nel locale entra uomo  basso e abbastanza robusto,  vestito di bianco con un completo corredato da cappello texano anch'esso bianco, cinturone in pelle e stivaletti a punta di pelle sempre bianchi.

"Boss, posso parlarti un secondo?" gli chiede Daisy correndo da lui,

"Non vedi che c'è una cliente?" le domanda guardando nella mia direzione,

"è di lei che volevo parlarti! La sua macchina non funziona e l'hanno derubata, non potresti assumerla qua al Boars?"

.Boss Hogg mi guarda pensieroso. "No, non mi serve un'altra persona"

"Ma serve a me!" precisa Daisy,

"Te la puoi cavare anche da sola!"

"Andiamo Boss, è per una buona causa!"

"Senti, forse non è il caso di continuare, ha detto no, troverò qualcos'altro" suggerisco

"Sentito? La signorina è un po' più intelligente di te!"

"è una turista in vista ad Hazzard che cerca un lavoro solo per un mese e tu la tratti così? Bel sindaco che sei!" dice Daisy.

"Solo per un mese?" domanda diffidente. Daisy annuisce.

"Solo il tempo di far riparare la macchina, poi le assicuro che me ne andrò. Se non fossi così disperata non le chiederei nulla!"

"E va bene, e va bene! Comincerai oggi stesso e farai pomeriggio e sera. Che state aspettando? Riordinate il bar!" esclama infine entrando nel suo ufficio.

"Sei contenta? Ce l'hai fatta!" esulta Daisy abbracciandomi, "è stato faticoso ma ora hai un lavoro"

"Almeno non mi sentirò in colpa nel stare alla fattoria e non fare nulla"

"Che sciocca che sei! Ah ecco che arriva anche Rosco"

Osservo l'uomo dirigersi nell'ufficio del capo: alto, dalla personalità pasticciona, timorosa succube verso Boss.
"Si può Grasso amichetto mio?"
chiede aprendo leggermente la porta

"Entra pezzo d'imbecille! E non chiamarmi Grasso!"

Guardo Daisy che trattiene le risate, proprio come me.

"è in servizio da almeno 20 anni, periodo in cui la sua tutela della legge è stata pessima e disonesta. Al momento di congedarsi dalla polizia, gli abitanti di Hazzard si sono rifiutati di attribuire a Rosco la pensione, che si è ritrovato con solo 48 dollari sul conto corrente. Questo fatto ha portato ad un netto peggioramento nel carattere dello sceriffo, che ha deciso di prolungare il suo servizio ancora per qualche anno e di accaparrarsi quanto più denaro possibile agli ordini di Boss Hogg" spiega divertita.

"Ne vedrò delle belle" penso sospirando.

Una ragazza ad Hazzard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora