Addio Hazzard III

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Raggiungo la famiglia Duke in cortile. È l'ora dei saluti.

"E così ci siamo" dico sorridendo amaramente

"Perchè non rimani ancora qualche giorno? Nessuno ti caccia via"

"Perchè renderebbe le cose più difficili, Luke" replico con la voce rotta dalle lacrime

"Ci eravamo così abituati alla tua presenza che speravo proprio che rimanessi" confessa sinceramente Daisy, "mi mancherai tantissimo. Fatti abbracciare"

"Mi mancherai tanto anche tu"  ammetto stringendola forte.
Poi è il turno di Jessie.

"Grazie zio Jessie per tutto quello che hai fatto per me, ti ricorderò sempre!"

"Fatti abbracciare. È come se stessi perdendo una nipote, ma in fondo è giusto che sia andata così! Mi raccomando: sii sempre forte e coraggiosa"

"Lo prometto"

Senti gli occhi pizzicare, segno che sono vicinissima al pianto.
Ma non posso, non devo essere debole.

"Luke, tu sei il fratello che ho sempre desiderato di avere" confesso nella sua direzione

"E tu la sorella più intelligente che abbia mai avuto!" replica abbracciandomi.

Mi volto verso Bo, con i capelli biondi scompigliati come al solito, ma senza il suo solito sorriso: l'espressione è triste e persino i suoi occhi non brillano.
Mani ai fianchi, gambe larghe ed espressione sconsolata, aspetta solamente il mio saluto.
E le lacrime scendono inarrestabili.

"Vieni qui" sussurra dolcemente mentre mi prende per un braccio e mi tira verso di se

Lo stringo forte, con tutte le mie forze, come a imprimere per bene il suo profumo nei miei vestiti, per avere un ricordo.

"Ecco Cooter" avvisa Daisy,

"Ed ecco la tua macchina" aggiunge tristemente Bo. Le sue mani  lasciano i fianchi. Mi giro in direzione di un Cooter triste e, raccogliendo le valige, mi incammino verso di lui.

"Lascia, queste le porto io" dice Luke raccogliendo le valige  e superandomi

Mi volto per l'ultima volta in direzione di quella che è stata la mia famiglia in questi giorni.
Vorrei esprimere tutta la mia eterna gratitudine, ma un nodo alla gola me lo impedisce.
Gli occhi lucidi di Daisy e lo sguardo commosso di zio Jessie fanno in modo che le lacrime prendano ancora il sopravvento.

E Bo arriva nuovamente in mio aiuto.

"Prendi questa" ordina mentre si sfila  la camicia "non è un granchè, ma almeno ti resterà qualcosa di concreto di noi"

Afferro la camicia sorridendo tra le lacrime

"Di me" sussurra sorridendo.

Lo guardo sorridendo mentre le lacrime continuano a scendere imperterrite; lui passa una mano sul mio viso e gliela stringo cercando di restare così il più possibile.

Devo baciarlo.
Almeno una volta sola.

Istintivamente prendo il suo viso tra le mani e lo avvicino al mio, per poi appoggiare le mie labbra alle sue.
E lui lascia fare, imprimendo ancora di più il bacio.

Mi stacco piena di imbarazzo per il mio ardore e le guance si imporporano.
I suoi occhi verdi scintillano e il suo sguardo emozionato sta cercando spiegazioni al mio gesto improvviso, sperando di poter cambiare l'epilogo.

"Meglio che mi sbrighi" balbetto confusa "altrimenti peggioro solamente le cose"

Rapidamente mi volto in direzione della macchina e la raggiungo con altrettanta rapidità.

Ora o mai più.

"Ciao Cooter e grazie di tutto!"

"Ero molto indeciso, volevo sabotare la tua macchina per farti rimanere qui. non ci siamo ancora conosciuti bene!" ammette

"Fidati, è una ragazza speciale" spiega Luke.

Cala il silenzio. Voglia di partire zero, ma devo proprio andare

"è meglio che mi sbrighi. Boss l'ho già salutato e ringraziato. Sapete, c'è rimasto malissimo quando ha saputo della mia partenza, ha detto che ha perso una grande barista!" dico sdrammatizzando, "Oltretutto mi ha pagato lui le spese di viaggio. Ora parto, altrimenti non me ne vado più"

"Buona fortuna" mi augura Luke aprendomi la portiera e richiudendola poi.

Sposto lo sguardo nuovamente su Bo, fermo dove l'ho lasciato, con l'aria confusa per quanto è successo ma soprattutto per quello che sta per accadere

"Mi mancherete tutti, tutti!" urlo in lacrime e poi parto sgommando.

Si ritorna a casa.

Una ragazza ad Hazzard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora