Speranze...

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"Buongiorno"

Apro faticosamente un occhio e la prima cosa che vedo è il bel volto sorridente di Bo' chino su di me.

"Buongiorno" replico sorridendo "Ha finito di temporaleggiare? Ti prego dimmi di sì!"

"Sì" conferma divertito

Mi sollevo un poco voltandomi in direzione della finestra per averne la confema e sì,  Fuori c'è una giornata meravigliosa. Non c'è traccia del temporale di stanotte, sembra che non sia mai successo nulla.

Ritorno a stendermi, ringraziando il Signore per la magnifica giornata di sole. 

"Dormito bene?"

Mi giro verso lui che è ancora nel letto insieme a me. 

Vorrei che questo momento non finisse mai.

"Abbastanza"

"Stanotte eri terrorizzata"

"Lo so, e mi spiace moltissimo averti scomodato per una sciocchezza, per colpa mia hai dovuto dormire malissimo"

"No, è andata meglio di quanto pensassi".

Incrocio i suoi occhi verdi smeraldo e mi sembra di morire. Si può amare così intensamente una persona che si conosce da nemmeno tre mesi? Probabilmente sì, altrimenti non mi spiego questa forza che mi pervade ogni volta che lui mi sfiora o guarda anche solo di sfuggita.

"Grazie per essere rimasto con me"

"Piacere mio. Ah proposito di stanotte... abbiamo lasciato un discorso in sospeso"

Un tuffo al cuore. Se lo ricorda.

Mi volto perlustrando la stanza: nessuna traccia di Luke.

"Dimmi" replico con voce imbarazzata

"..."

Improvvisamente la porta della camera si spalanca, interrompendo nuovamente il discorso.

"Ehi, ti sei ....?" Daisy, trovandomi nel letto con Bo chino su di me non riesce a finire la domanda. Velocemente mi metto seduta, piuttosto sollevata dalla sua entrata.

"Sì, tutto ok"

"Non volevamo interrompervi, ma zio Jessie ha notato che mancate solo voi all'appello ed è un pò in ansia, non so se mi spiego". interviene Luke comparendo alle spalle di Daisy.

Bo, esce velocemente dal letto e raccatta i vestiti.

"Vado a cambiarmi in bagno, ci vediamo più tardi"

"Cugino, devi insegnarmi come fai a tranquillizzare le ragazze: non sembra nemmeno la persona di ieri" chiede Luke uscendo dalla stanza

"Ma che sta succedendo?" chiede Daisy ancora imbarazzata

"Niente di quello che pensi, te lo posso giurare"

"Se lo viene a sapere zio Jessie..."

"Le cose stanno così: abbiamo dormito insieme perchè non volevo lasciarlo dormire sul divano. Non c'è stato nulla tra di noi" spiego uscendo dal letto e dalla camera.

Daisy mi segue a ruota.

"Guarda che a me puoi dirlo"

"Lo so. E se vuoi posso anche mentirti  e dirti che qualcosa è successo, se vuoi sentirtelo dire. ma sappi che non sarebbe la verità" dico mettendomi a ridere

Daisy si scioglie in un sorriso

"Mi hai fatto prendere un colpo, sciocca"

"Non è in questa maniera che lo voglio" spiego mentre scelgo un vestito dall'armadio "so che è la strada più semplice, ma sono ancora all'antica e percorrerò la vecchia strada che tanto mi rassicura"

"allora ci vorranno anni"

"Scema!"


All'ombra di un albero, osservo i ragazzi intenti a sistemare per la seconda volta il tetto, sperando sia la volta buona.
Sposto lo sguardo sui campi di Hazzard che si estendono fino a perdita d'occhio e mi immergo nei soliti pensieri.

Dormendo nello stesso letto con Bo ho disubbidito nuovamente a Jessie che mi ha dato una seconda possibilità: se ci avesse visto mi avrebbe cacciato in malo modo e non avrebbe più voluto nemmeno sentirmi nominare.
Eppure non mi sento in colpa come dovrei essere.

Ho voluto con tutte le mie forze quell'innocuo contatto fisico con Bo, fregandomene altamente delle conseguenze, fregandomene di tutto e tutti.
Avevo estremamente bisogno di essere stretta tra le sue braccia.

"Vedrai che i ragazzi non ci metteranno molto a riparare il tetto" afferma zio Jessie affiancandosi a me.

I suoi occhi non sprizzano più ira, e la sua espressione bonaria mi fa capire che è il momento più giusto per risolvere la questione.

"Voglio chiederti scusa per quello che è successo stanotte, Jessie. So benissimo le regole della casa e le ho trasgredite senza pensare alle conseguenze"

"Chiara" sospira

"Hai fatto bene ad arrabbiarti, il mio non è stato un comportamento decoroso e soprattutto mi stavo compromettendo a casa tua, proprio dove ho trovato un tetto sulla testa, accolta sinceramente e benvoluta fin da subito. Non è da me comportarmi in questa maniera, ma credimi: Bo mi piace veramente tanto che non ho saputo trattenermi.
So che ci sono altre maniere, ma non resistevo più ed ho agito come meglio ritenevo.
Non volevo offenderti con tale comportamento"

Jessie resta in ascolto guardando Bo davanti a se.
Poi torna a voltarsi verso di me.

"Ti credo. So che mi stai dicendo la verità e so che quando sei innamorato fai le cose più insensate e illogiche di questo mondo: agisci d'istinto, senza riflettere.
Quello che è successo stanotte mi ha fatto rimanere male: ti ho sempre ritenuta una ragazza con la testa sulle spalle, razionale ed educata. Trovarmi davanti a quella scena mi ha mandato in collera.
Poi, durante la notte, ho riflettuto a lungo e mi sono resa conto che i tuoi sentimenti per mio nipote sono forti e sinceri ed ho capito che non è semplice tenere a freno le proprie emozioni quando abiti sotto lo stesso tetto con la persona amata"

Sorrido al lungo monologo dello zio Jessie e tiro un sospiro di sollievo per questo chiarimento.
Anche se non mi pento delle mie azioni, ho comunque mancato di rispetto all'uomo che mi ha accolto a braccia aperte nonostante fossi una perfetta sconosciuta.

"Ti prometto che non accadrà mai più una cosa simile" giuro sorridendo

"E, tanto per sapere... È successo quello che temo?' chiede timoroso.

"No" rispondo dolcemente guardando in direzione di Bo che si avvicina "solo un caldo abbraccio, nulla di più, mi serviva solo quello"

"Che fate?" domanda Bo raggiungendoci,

"Come vanno i lavori col tetto?" domanda zio Jessie,

"Abbiamo appena finito. Oggi fa un caldo..." risponde asciugandosi il sudore dalla fronte, "ci starebbe una bella birra al Boars"

"Già, ogni scusa è buona vero?" domando ironicamente

"Vedo che sei ritornata sulle tue. Mi fa piacere vederti così" ammette sorridendo e poi prima di andarsi a cambiare mi da un bacio sulla guancia, facendomi arrossire.
E la cosa non sfugge a zio Jessie.

"Ora so che sei una ragazza sincera. E ti dò la mia benedizione" aggiunge soddisfatto per la scena appena vista "ma niente più mattate!"

"Giuro!"

Una ragazza ad Hazzard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora