Epilogo

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Seduta al bancone del Boars Nest, osservo i miei amici ridere e scherzare fra di loro come non mai e continuo a fissarli sospirando divertita.

Non mi sono mai legata così tanto a delle persone in vita mia e la cosa che mi lascia sbalordita e che l'ho fatto in così poco tempo.
Non ho mai conosciuto gente così alla mano, pronta ad aiutare tutti, con una fiducia incondizionata nel prossimo.
Sono persone sincere.
Ho capito fin da subito che potevo fidarmi di loro, nonostante in passato abbia preso parecchie fregature.

Il mio sguardo si sposta su Bo, l'indomabile e canzonatorio ragazzo che passava il suo tempo a scorrazzare e a divertirsi con le ragazze.
E quel ragazzo è ora il mio.
Anche se ad essere sincera, ancora non ci credo: mi sono abituata a vederlo ad essere orgoglioso della sua libertà, rifuggire da qualsiasi relazione seria, da tutto ciò che richiedesse impegno e responsabilità.
Ed ora che ha dichiarato di essersi dato una calmata, mi fa uno strano effetto, soprattutto se ha deciso di farlo con una lunatica, paranoica e irascibile ragazza come me.

Al Boars Nest entra Jack Olsen, il fratello di Jane, il primo ragazzo della Contea di Hazzard che si sia avvicinato a me.
Saluta la famiglia Duke e poi guarda dritto davanti a se.
Non passa molto tempo dal suo arrivo che mi nota al bancone e, con un sorriso sghembo, si avvicina.

"Ehi, credevo fossi partita, non ti ho più vista in negozio"

"Già, ho decisamente prolungato la mia permanenza: mi sono stabilita definitivamente qui ad Hazzard"

Sul suo volto compare un sorriso di felicità.

"Questa si che è una buonissima notizia" commenta soddisfatto "avremo più occasioni di vederci"

Istintivamente mi volto verso Bo, trovandolo con uno sguardo cupo fisso su di noi.

"Perché non ci vediamo una di queste sere?" propone Jack

"Non è una buona idea"

"Oh andiamo: non dirmi che hai intenzione di restare da sola? Sei troppo bella per restare sul mercato"

"Che si dice qui?" tuona Bo raggiungendoci

"Sto cercando di convincere tua cugina ad uscire con me, ma è un osso duro" spiega Jack ridendo "solo che non sa che io lo sono più di lei"

Bo si mette a ridere insieme all'amico.

"Be, lascia che ti faccia una confessione: lei non è mia cugina"

"E perché mi hai mentito?" Chiede con aria di sfida "ah ora ci sono: volevi tenertela tutta per te. Con tutte quelle che ti corteggiano potresti anche lasciarmela"

Bo lo guarda infastidito per quell'affermazione anche se, obiettivamente, non ha tutti i torti a pensarlo

"Non hai capito" inizia Bo sorridendo "lei è off limits: è la mia fidanzata. E ti conviene lasciarla stare"

Jack scoppia a ridere divertito, facendo innervosire ancora di più Bo.

"Si, come no, certo: Bo Duke che si lancia in una relazione seria, maddai! Senti, tra i due sono io quello più serio e non mi manca nulla anche nell'aspetto fisico. Lasciamo decidere lei con chi stare"

"Io ho un idea migliore" replica Bo e sferra a Jack un pugno sul naso.

"Bo Duke, ti ho colto sul fatto!" urla un Rosco trionfante dall'ufficio di Boss "fermo dove sei, ti dichiaro in arresto in nome della legge per aggressione!"

Bo guarda Rosco e poi si gira sorridendomi
"Ci vediamo più tardi, dolcezza"

"A dopo" concordo ridacchiando

"E mi raccomando"

"Si, si, ma ora vai!!!"

Prima di andarsene incolla le sue labbra alle mie, dimostrando con i fatti a Jack le proprie ragioni.

"Muoviti cugino!" Urla Luke dalla porta del bar. Bo lo raggiunge immediatamente ed escono correndo, inseguiti da Rosco.

Raggiungo Daisy, zio Jessie e Cooter senza trattenere il sorriso.

"Sempre la stessa storia" sbuffa zio Jessie "non cambieranno mai"

"E sono felice che sia così" confermo raggiante

Questa è la fine (?) di tutte le mi avventure.

Sicuramente la pace e la tranquillità non dureranno a lungo, come dimostrano i fatti appena accaduti: da una semplice birra al Boars Nest siamo passati con disinvoltura alla fuga con tanto di inseguimento con Rosco e non sarà l'ultimo.
ci saranno altri fughe e inseguimenti con Generale Lee, Bo e Luke finiranno dentro per poi evadere e dimostrare la loro innocenza, ma che importa? A me va benissimo così!
È questa la vita che ho scelto e non mi ne pento nemmeno un secondo.

E poi c'è da dire che se ti chiami Duke di cognome e abiti ad Hazzard, non avrai vita facile... finirai subito nei guai e la maggior parte delle volte saranno i guai a cercare te!
attenti dunque se capitate ad Hazzard e se incontrate due ragazzi, uno biondo e l'altro moro, su una macchina da corsa arancione con un 01 sulle portiere bloccate e la bandiera della Confederazione sul tettuccio....

Una ragazza ad Hazzard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora