Il tempo finalmente si è calmato ed è uscito un bel sole caldo. Bo e Luke, dopo aver sistemato il Generale, sono sul tetto a ripararlo ma siccome bisogna smontare il mio letto per poi rimontarlo in camera mia, stanotte sarà l'ultima che passo in camera loro.
"Non te lo sto riparando, te lo sto danneggiando ancora di più, forse così sarà più facile domarti!" mi prende in giro Bo,
"Ti sbagli proprio!"
"E allora beccati questo!" esclama tirandomi in faccia la sua camicia,
"Che pensiero gentile! Mi è sempre piaciuta!" esclamo infilandomela "e mi sta anche bene! La metterò insieme all'altra"
"No, aspetta, mi serve!"
"Vedo che state andando molto d'accordo" osserva Daisy abbracciandomi di dietro,
"Oggi è così"
"Questa è mia, grazie!" esclama Bo riprendendosi la camicia,
"Scorbutico!"
"Ma se lo sei anche tu!"
"Ma come ti permetti?" gli domando ridendo e poi lo spingo nella vasca dell'acqua, "Rinfrescati le idee!" gli dico e ci mettiamo tutti a ridere,
"Te la sei cercata figliolo!"urla dalla veranda zio Jessie ridendo
"Ma vieni qui!" mi dice Bo afferrandomi per i fianchi e stringendomi a se bagnandomi,
"Bravo, bella mossa!" applaude Daisy ridendo,
"Ti conviene tornare al lavoro e sistemarmi in fretta il tetto, ne ho abbastanza di dormire con te!" gli dico ridendo,
"Sissignora, signorsì!" mi dice prendendomi in giro e risale sul tetto.
Rapidamente Daisy mi si avvicina all'orecchio: "Fai finta di niente, ma zio Jessie è molto compiaciuto dalla complicità che hai con Bo"
"Che significa??"
"Ho idea che abbia capito qualcosa"
"Oddio no! Sono così espressiva?"
"Direi di si. E poi tutti questi scherzi che vi fate in pubblico, non è che aiutano a nascondere il tuo amore clandestino. Oh arriva zio Jessie"
"Bella giornata di sole che è uscita eh?" ci domanda allegramente,
"Già! E finalmente rientro in possesso della mia camera!"
"Io vado al lavoro, ci vediamo dopo!" saluta Daisy sorridendo,
"Ok, appena i ragazzi hanno finito, ti raggiungiamo!"
"Ora che siamo rimasti soli...Posso parlarti un minuto?" domanda zio Jessie,
"Come no"
"Andiamo a sederci sotto l'albero"
Ci siamo. Vuole parlare di Bo, me lo sento.
"Puoi anche rispondermi che non sono fatti miei ma.."
"Sì, lo ammetto" lo interrompo "ho preso una bella cotta per Bo. Ancora da quando l'ho conosciuto"
"Ah. Sei piuttosto diretta"
"Scusa se ti ho interrotto, ma ero sicura che avresti toccato questo argomento" spiego sorridendo "Non te l'ho detto prima perchè avevo paura che pensassi che fossi un'approfittatrice"
"Ma che stai dicendo?" domanda scandalizzato "non penso affatto quello che dici. Mi son permesso di affrontare l'argomento perchè vedo la complicità che avete tra voi due e vedo anche le tue reazioni. Sei una bravissima ragazza e sei anche molto sensibile, non vorrei che Bo ti facesse soffrire, tutto qui" e lancia uno sguardo a Bo che invece di lavorare se ne sta comodamente seduto,
"E visto che siamo in tema... cosa ne pensi?"
"Cosa ne penso? Penso che se è davvero quello che vuoi devi andare a prendertelo. Con le unghie e con i denti. Vedo che hai paura di lanciarti.."
"Chiara! Andiamo!" urla Luke,
"Pensa alle mie parole. Se è Bo tutto quello che vuoi... hai la mia benedizione" conclude sorridendo
"Lo farò"
"Vieni!" mi dice Bo prendendomi per un braccio sorridendo
"Buona giornata ragazzi!" dice zio Jessie e partiamo.
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Una ragazza ad Hazzard
FanfictionEstate 1981, la più grandiosa, stupenda estate che io abbia mai passato. Prima di tutto perché in quell'anno ho fatto la vacanza del secolo: in viaggio da sola nel profondo sud, nel Kentucky, ed ero estremamente eccitata all'idea di passare attraver...