"Ehi, che faccia!" osserva Daisy "va tutto bene?"
"Più o meno. Devo dirvi una cosa"
"Ti sei finalmente dichiarata al cugino e ci stai tenendo sulle spine facendo finta che non sia andata a buon fine, ammettilo"
"Non proprio, Luke. Si, ho rivelato i miei sentimenti; no, non è andata come speravo ma almeno non ho il rimorso di non averci provato. La cosa che devo dirvi e' un'altra: me ne vado dalla fattoria"
Le facce dei miei amici valgono più di mille parole: quelle che vengono a mancare sono espresse benissimo dai loro sguardi di sorpresa mista incredulità, mista sconcerto
"Ma non vi preoccupate: manterrò la promessa di estinguere metà ipoteca della fattoria, avete fatto davvero tanto per me ed è il minimo che possa fare"
"Ma perché? Non ti trovi più bene con noi?"
"No Daisy, con voi mi trovo benissimo e per me siete come una seconda famiglia, ma..."
"Vuoi ricominciare una nuova vita" conclude Luke ed annuisco.
"Già. Ma non ritornerò in Italia, ormai il mio posto è qui. Verrò spesso da voi all fattoria, non dimenticherò mai Hazzard"
"Si, come no" sbotta Bo alle mie spalle, spiazzandomi "e' una delle solite frasi fatte: manterrai la promessa agli inizi, poi inizierai ad ambientarti nel nuovo posto, ti farai degli amici, un fidanzato e chi s'e visto s'e visto"
"Abbassa i toni ragazzo" ordina Jessie contrariato "e' libera di fare quello che vuole della sua vita e noi dobbiamo solamente augurarle tutto il bene possibile"
Mi volto verso il biondo cugino di Luke incrociando le braccia e con espressione severa: "Non mi stai rendendo le cose facili, Bo"
"Nemmeno tu l'hai fatto a me" replica con fare arrabbiato facendomi rimanere di sale e facendomi salire i sensi di colpa per la mia confessione
"Sei arrivata qui all'improvviso, ti sei insediata in casa nostra, abbiamo condiviso mille avventure, ti sei fatta voler bene da tutti (Rosco e Boss compresi), esterni i sentimenti che provi per me e..."
"Scusa se ti ho sconvolto l'esistenza, Bo Duke" lo interrompo inviperita "ma sono sicura che sopravviverai al tanto dolore che causerò con la mia partenza, semmai ne proverai"
"E mi hai fatto innamorare di te" conclude ignorando la mia provocazione " Non puoi lasciare Hazzard. Non puoi lasciarmi così. Non adesso che ho capito quanto vali e quanto sei importante per me: non sei come le altre ragazze, tu non hai paura di nulla, ti lanci nell'avventura felice e coraggiosa come nessuna mai, mi sostieni in qualsiasi cosa faccia e mi parli come un fratello. Dove la trovo una come te?"
Prima che potessi riprendermi da quel monologo così inaspettato e così mozzafiato, Bo mi tira a se e mi bacia davanti a tutti, spiazzandomi definitivamente.
Non un bacio stampo, per intenderci.
è un bacio dolcissimo e passionale allo stesso tempo: lungo tutto il corpo, mille brividi lo pervadono. Ho sognato da tempo questo momento.
"Ma... Veramente? Davvero ti piace una paranoica, lunatica e irascibile come me? Guarda che non sopporto la concorrenza, ti avverto"
"Oh lo so bene e Non posso chiedere di meglio: mi piaci esattamente così come sei" risponde baciandomi nei capelli
"Mi sono commossa!" urla Daisy abbracciandomi "sono felicissima per voi'
"Hai stile cugino, lasciatelo dire" osserva Luke congratulandosi
"Largo, largo! Fatemi abbracciare la mia nuova nipote!" esclama zio Jessie allegramente "questo momento va festeggiato come si deve: tutti al Boars Nest!"
" Questa mi è nuova: Bo Duke che mette la testa a posto. Ci rimarrà male Jill: è ritornata ad Hazzard solo per te" racconta Cooter ridendo,
"Jill è in città?" domanda Bo guardandolo,
"Zitto idiota!" esclama Luke dando una gombettata a Cooter.
Guardo Bo col cuore che batte.
E adesso che vuole fare?
Correre da Jill?
Attimo di silenzio.
Bo mi lascia e guarda la piazza in direzione dell'orfanotrofio."Cooter, se qualcosa va storto, giuro che ti lincio" minaccia zio Jessie.
Guardo Bo.
Anche lui guarda nella mia direzione e sembra dispiaciuto.
Il cuore batte sempre di più.
Poi sul suo viso compare un sorriso."Ha perso il treno!" dice alla fine e tiro un sospiro di sollievo
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Una ragazza ad Hazzard
FanfictionEstate 1981, la più grandiosa, stupenda estate che io abbia mai passato. Prima di tutto perché in quell'anno ho fatto la vacanza del secolo: in viaggio da sola nel profondo sud, nel Kentucky, ed ero estremamente eccitata all'idea di passare attraver...