30 (Bree: Remembering lightning)

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Mi stanno facendo qualsiasi tipo di analisi esistente, suppongo, data la quantità di sangue che mi hanno prelevato e i viaggi vari che mi hanno fatto fare. Sì, mi hanno costretto a viaggiare sulla sedia a rotelle trasportata dall'infermiera che ha cercato di fermare Steve. La Collins non mi ha spiegato nulla. E' scomparsa subito dopo avermi detto, praticamente, che da quando mi sono svegliata mi hanno riempito di puttanate su quello che è successo alla mia testa. Altro che fulmini e archivi chiusi a chiave. Altro che serenità. Da quando lei è uscita dalla stanza, io non ho più spiccicato parola. Mi sembra di essere tornata la bambina che metteva il broncio e minacciava col silenzio mamma e papà. Mamma e papà, sì. Complici anche loro della situazione in cui mi ritrovo. Incosapevole di cosa cavolo mi stia succedendo. Da mio padre me lo sarei anche aspettato. Ma da mamma, no. Ha provato a chiamarmi, ma non ho voluto risponderle. Mi hanno nascosto non so cosa e non mi hanno detto nulla. Avrebbero potuto almeno rimediare ieri. Invece non l'hanno fatto. E adesso mi ritrovo qui, chiusa nel mio silenzio, a farmi trasportare tra un esame e l'altro.

- Dobbiamo fare l'ultimo esame. - Non le rispondo. - Dobbiamo fare una TAC cranica. Ne hai mai fatta una? - Continua a parlare da sola, ma spero che non smetta. E' la prima a spiegarmi qualcosa, almeno. - Qui usiamo la TAC volumetrica quindi sarai introdotta in un tubo che ruoterà completamente intorno a te e i dottori avranno poi un modello in tre dimensioni della tua testolina. Durerà circa una mezz'oretta. Ti hanno già fatto tutti gli esami preventivi e ti hanno anche iniettato il liquido di contrasto. - 

Si zittisce. Non mi ha detto la cosa più importante. Quello che ho bisogno di sapere.

- Cosa cercate? - Mi vedo costretta a rompere il silenzio. 

- Si deve controllare lo sviluppo della tua situazione. - A rispondermi non è l'infermiera, ma la Collins. Era praticamente di fronte a me, ma non mi ero accorta della sua presenza. - Puoi andare, da qui la prendo io. -

L'infermiera ha annuito, mi ha salutato ed è andata via. 

La Collins si è posta alle mie spalle ed ha iniziato a spingere la sedia a rotelle in direzione dell'ascensore. Mentre scendevamo e percorrevamo i lunghi ed immensi corridoi che portavano a destinazione, mi ha spiegato finalmente tutto. O almeno spero. Non ho capito perfettamente tutto, ma il sunto l'ho afferrato bene eccome. Il mio cervello ha subito un'alterazione traumatica in seguito all'incidente. E' stata la causa della mia perdita di memoria. Inizialmente pensavano che spingendomi a ricordare, facendomi stare il più tranquilla possibile (secondo loro, ovviamente) e dandomi le giuste cure, tutto si sarebbe risolto. Ma adesso qualcosa non va. I miglioramenti forse sono solo fittizzi. Ecco perché è stato necessario rifare tutti gli esami. Se gli esami daranno esiti positivi, vorrà dire che i valori sballati che la Collins ha visto sono stati solo sporadici o forse dovuti a qualche errore nell'effettuazione delle analisi. Altrimenti... beh, altrimenti la situazione non è delle più rosee. L'alterazione in sé potrebbe anche non essere un enorme problema, ma il punto dov'è nata non è dei migliori. Potrebbe stimolare la nascita di un tumore ed aumenterebbe la sua crescita in maniera quasi spropositata. Diminuirebbe il suo decorso in maniera così drastica che le speranze di prenderlo in tempo e di riuscirlo a combattere sarebbero quasi nulle. 

Bella notizia, eh? Ho una bomba ad orologeria nella testa e se salta il filo sbagliato...boom! Ciao, ciao Bree. Quasi rimpiango di averlo saputo. Come riuscirò, adesso, a stare tranquilla?

Siamo arrivate a destinazione. Sono sdraiata sul lettino con la testa dentro il tubo radiogeno. Non riesco a smettere di piangere silenziosamente da quando ho realizzato in parole povere quello che la Collins mi ha spiegato tanto dottamente.

- Bree devi calmarti. - E' lei che mi parla attraverso il microfono. E' nella stanza a fianco e mi scruta attraverso il vetro insieme ad altri tre medici. - So che è difficile adesso, ma devi farlo. Devi essere rilassata e rimanere immobile. Ascoltami. Chiudi gli occhi. - Ubbidisco. - Pensa a una cosa bella. - La prima cosa che mi viene in mente è il viso di Steve. - Adesso concentrati su questa cosa bella. - Istintivamente sorrido. - Brava, Bree. Continua così. Adesso resta concentrata. Devi restare rilassata per mezz'oretta almeno quindi fa che questa cosa bella duri a lungo, ok? - Mi scappa una piccola risata. - Non ridere, Bree. -

Bree: Remembering lightningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora