16 (Bree: Remembering lightning)

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Stavolta non dura poco. Mi appoggio al muro per non cadere. 

- Cri sto male. - Mi accascio a terra. Ho la vista annebbiata.

- Bree! Bree! Cosa ti senti? - Sento Cristina preoccupata venirmi incontro. Non riesco a risponderle. Continuo a sentire tutto intorno a me, il traffico, Cristina, ma non riesco a parlare nè a muovermi. Mi sento debole all'inverosimile. 

- Cosa è successo? - Sembra la voce di Samir.

- Non lo so. Si è sentita male. Chiamo l'ambulanza. -

Mi prende in braccio. - Il pronto soccorso è qui dietro. Andiamo in macchina. Faremo prima. -

Non sento più nulla.

Mi sveglio in ospedale. Vicino a me trovo Cristina. Quando si accorge che ho aperto gli occhi va a chiamare qualcuno fuori. Entra una donna dal viso tondo e sorridente, con due orecchini dorati ai lobi e un rossetto rosso fuoco che su di lei non sembra essere volgare. 

- Cosa è successo? - 

- Niente cara, non preoccuparti. Io sono la dottoressa Collins. Ci hai fatto prendere un brutto spavento, ma non è nulla di grave. Sei svenuta e i tuoi amici ti hanno portato qui. Supponiamo che sia stata solo l'unione di uno stato di ansia con un abbassamento di pressione dovuto a stanchezza e caldo. Può capitare nelle prime settimane di gravidanza. -

- Cosa? Ma io non sono incinta. -

- Le avevo detto che non lo sapeva! - E' Cristina a parlare. E' rimasta alle spalle della dottoressa.

- Non sapevo cosa? Non sono incinta! -

- Cara, so che non è carino venirlo a sapere così, ma lo sei. Non mi stupisce che tu non lo sappia. Dai valori la gravidanza risulta avviata da 6-9 giorni. Facciamo sempre gli esami prima di effettuare qualsiasi terapia. -

- Oddio. - Sono sconvolta. - Com'è possibile? - Poi ricordo. Evan non ha usato protezioni, nè accorgimenti di alcun tipo. - Oddio, no! -

- Suppongo che non ti aspettassi una notizia del genere. -

- No. Non doveva accadere. -

- Comunque, in generale stai bene perciò non ti ricoveriamo. - Si volta verso Cristina. - Dopo il passaggio dell'infermiera può portare la sua amica a casa. - Si rivolge a me. - Ciao Brigida. -

- Grazie dottoressa. -

Mi volto mentre esce. Mi raggomitolo in posizione fetale. Cristina mi si avvicina. - Cucciola come ti senti? -

- Bene. - Una lacrima inizia a rigarmi il volto. 

- Non sapevo che ti vedessi con qualcuno in questo periodo. Chi è il padre? Lo sai?-

- Sì. Non è qualcuno con cui mi vedo. -

- Ah. Sesso occasionale non protetto. - 

- Non è esattamente così. -

- Bree, non ti sto giudicando. -

- Ti dico che non è quello. Mi sono giudicata abbastanza da sola. - Le lacrime sul mio viso si sono moltiplicate. - Quel giorno che sono stata a mare con Evan. -

- Sì, ricordo. -

- Non te l'ho detto perchè non sapevo che fare. E' stato un errore. Non sapevo come l'avresti presa. Noi non dovevamo. -

- Voi cosa? -

- Noi... E' imbarazzante già di suo. Parlarne proprio con te di più. - Abbasso gli occhi a terra, non riesco a sostenere il suo sgaurdo.

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