67 (Bree: Remembering lightning)

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Un fischio prolungato nelle orecchie. 

- Libera. - Qualcuno grida in mezzo a una forte confusione. 

Una scossa elettrica. Apro il occhi, inspirando talmente forte da sollevarmi dal lettino. Un uomo vestito di verde, con una mascherina bianca sul volto, mi spinge di nuovo giù ripetendomi di calmarmi. Inizio a guardarmi intorno. - Cos'è successo? Ditemi cos'è successo! -

- Bree, calmati. - La Collins è accanto a me e adesso mi stringe la mano. La confusione inizia a sciogliersi. L'uomo vestito di verde si toglie la mascherina, rassicurando tutti dello scampato pericolo. La Collins mi accarezza i capelli, mentre mi da le spiegazioni che cerco. - Sei stata ritrovata svenuta nella tua auto e ti hanno subito portato qui. Mentre cercavamo di farti rinvenire hai avuto un'asistolia ventricolare. -

- Asisto-cosa? - 

- Il cuore si è fermato per qualche attimo. Fortunatamente alla prima scarica si è subito riattivato. -

- Il mio cuore? -

- Bree non pensarci più. Adesso ti sei ripresa ed è questo che conta. - Continua ad accarezzarmi i capelli. - Ti portiamo in stanza. Ricordi cosa è successo prima di svenire? - Mi poggiano un lenzuolo addosso e poi il lettino inizia a muoversi per uscire dalla sala emergenze del pronto soccorso. La Collins mi segue tenendo ancora salda la mia mano.

- Sì. Stavo guidando e mi sono sentita male, così ho accostato l'auto. -

- Poi sei svenuta? -

- Credo di sì. E penso di sapere anche perché. -

- Dimmi pure. -

- Ho ricordato. Il mio ultimo fulmine. Ho ricordato l'incidente. -

- Ah. - La Collins diventa seria un attimo, poi torna a sorridere. - Meglio, no? Sei perfettamente guarita adesso. Questo significa che dopo l'osservazione di stanotte potrai andare a casa. Sei felice? -

- Una pasqua, proprio. - 

- Non sei felice di tornare a casa? Di essere guarita? -

- Sì. Ma... -

- Ma cosa? -

- Dottoressa, non voglio parlarne. Grazie. - Mi ammmutolisco e lei mi segue, con piacere credo, dato il sospiro che le sfugge. 

Arrivo in camera dove trovo mia madre in lacrime e Gigì, Debby e Cristina che si abbracciano. Saltano in piedi appena vedono il lettino entrare. Si fiondano su di me riempendomi di domande. 

- Fatela respirare, per favore. - La Collins le costringe a lasciarmi un po' di spazio. - Lo svenimento è stato causato dall'ultimo ricordo di Bree. Sospettavamo potesse succedere perché questo significava che la guarigione si sarebbe finalmente completata del tutto. Come vi abbiamo detto spesso, qualsiasi movimento nel cervello, positivo o negativo, comporta una reazione fisica che può essere anche molto dura. Adesso, però, sta bene. La teniamo in osservazione stanotte. Devo parlare col dottor Benussi, ma credo che domani mattina potrà tornare a casa. Definitivamente. - Sorride. 

Mi madre la abbraccia ancora in lacrime ringraziandola di tutto quello che ha fatto per me. - Alberta, non fare così. Ci rivedremo sicuramente fuori dall'ospedale, ricordi? -

- No. - Secco, deciso. Non si direbbe proprio che pochi minuti fa il mio cuore si sia fermato per qualche istante. Tutti si voltano a fissarmi incuriositi. - O meglio, potrete vedervi quanto volete, ma se si riferisce al fatto che io e suo figlio stiamo insieme, devo informarla che non è più così. -

- Cosa? - La dottoressa Collins e mia madre sembrano non capire, mentre le ragazze ammutoliscono fissandosi. 

- Già. - Stringo il lenzuolo tra le mani. 

Bree: Remembering lightningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora