- Pronto. - Rispondo senza guardare il nome sul display.
- Ciao Bree. Disturbo? -
- No, tranquilla. Stavo in macchina. - Sento che è una voce femminile, ma non la riconosco bene. Mi scosto leggermente dall'auricolare per vedere il nome. E' Sabina. - Dimmi S, tutto ok? -
- Circa. -
- Successo qualcosa? L'ultima volta che ci siamo sentite non mi sei sembrata molto tranquilla. -
- Non è un bel periodo, diciamo così. -
- Vuoi che ci vediamo? -
Steve mi lancia un'occhiataccia. Gli faccio cenno di aspettare.
- Sarebbe una bella cosa, ma non voglio rovinare i tuoi piani per la serata. -
- No, ma quali piani? Non avevamo deciso niente ancora. -
Steve si ribella in silenzio. Mi ricorda sottovoce che dovevamo passare la serata noi due da soli.
- Sicura che non scombino niente? Forse volevi stare da sola con Steve. -
- No, figurati. Stiamo soli in altri momenti. -
Steve non regge più le mie parole. - Eh sì, ventiquattro ore al giorno! - Sbotta sarcastico. Gli faccio cenno di zittirsi.
- Lui non mi sembra della tua stessa opinione. -
- Bravo! Ti ha sentito! - Gli dico sottovoce, coprendo il microfono del cellulare.
- Era il mio scopo. - Mi risponde alterato.
Gli faccio una smorfia e torno al telefono. - No S, tranquilla. Te l'ho detto che scherza spesso. Ti va se andiamo al cinese? -
- Perfetto. -
- Ti passiamo a prendere noi. Dammi l'indirizzo preciso. -
S mi detta l'indirizzo e lo ripeto a Steve. - Sicura che va bene per voi? -
- Sicura. Siamo lì tra mezz'ora al massimo. -
Appena riaggancio il telefono, Steve sbotta di nuovo. - Stiamo soli in altri momenti? Quando? -
- Il tempo per stare da soli lo troviamo. Calmati. -
- Calmarmi? - Sterza bruscamente e si accosta alla banchina. Ferma l'auto e scende sbattendo lo sportello. La strada è vuota, fortunatamente. - Come posso calmarmi se tutto viene prima di me? Sempre! - Mi urla da oltre il vetro.
Scendo dalla macchina cercando di mantenere la calma. - Mi spieghi che bisogno c'è di fare così? -
- C'è che mi sento la ruota di scorta, Bree! C'è che fai la carina e la gentile con tutti e ti dimentichi che io ho bisogno di te. -
- Ma siamo insieme, mi pare, no? -
- Bree è una settimana che ci vediamo solo a pranzo o per qualche cena veloce. Oggi pomeriggio avevamo promesso di dedicare tempo a noi. Invece no! Arriva Alex e tu senza pensarci su decidi di andare via. Chiama Sabina e le dici di passare la serata con noi. Io come dovrei reagire? -
Respiro profondamente. Conto fino a dieci. - Non posso darti tutti i torti. Hai ragione. Oggi doveva essere dedicato solo a noi. Ma non hai valutato i fattori che mi hanno spinto a fare determinate cose. Hai solo deciso che le avevo fatte per metterti in secondo piano. -
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Bree: Remembering lightning
Teen FictionBree, a causa di un incidente, ha perso momentaneamente la memoria. Dovrà ricostruire quello che le è successo in questi tre mesi "di buio" aiutata da qualsiasi cosa riesca a sollecitare in lei un ricordo, un "fulmine" come li definisce lei. Cosa sa...