51 (Bree: Remembering lightning)

5.4K 18 0
                                    

La guardo a lungo, cercando di carpire se dietro quel viso stanco ci sia una buona notizia o meno. Lei si avvicina continuando a fare scorrere sotto gli occhi i fogli che tiene in mano.

- Buone notizie? - Domando. Il silenzio mi sta già irrigidendo.

- Direi di sì. - Si decide a dire, lasciando le carte sul letto. - Tutti i valori si sono normalizzati e stai rispondendo bene all'intervento. -

Sento il viso illuminarsi e mi fiondo ad abbracciarla. - Potrò uscire, quindi? -

- Con calma, Bree. Con calma. -

- Devo aspettare ancora? - Rispondo quasi delusa, staccandole le braccia dal collo.

- Potrai uscire, ma alle solite condizioni. -

- Non affaticarsi e tornare qui di sera? Lo consideri fatto. - Sorrido felice. Non vedo l'ora di tornare fuori. 

- Esattemente questo. Soprattutto niente fatica. - 

- Si fidi di me. -

- E coi cassetti? A che punto stai col recupero dell'amnesia? -

- Non so di preciso quanto manchi. Credo poco, comunque. - Inspiegabilmente ho voglia di chiederglielo. Non dovrei, ma lo faccio. - Dottoressa, lei... lei mi odia? - 

La Collins mi guarda perplessa. - Che cosa intendi? -

Arrossisco cercando le parole giuste. - Non saprei. E' che... io e suo... suo figlio. -

- Oh, Bree! Davvero pensi che io ti odi perché stai con mio figlio? -

- Di solito io non piaccio alle madri. E poi, per quello che ho ricordato... -

- I piccoli scontri tra me e Stefano non centrano nulla con te. - Mi accarezza il viso sorridendo. - Quindi sta tranquilla. E poi in questo momento tu sei prima di tutto una mia paziente ed è mio interesse farti guarire il più in fretta possibile. - 

Sorrido imbarazzata. 

- E questa chi te l'ha lasciata? - Il suo sguardo è caduto sulla scatolina blu.

- Non lo so. L'ho trovata sul vassoio, dopo che tutti se ne sono andati. -

La prende tra le mani e la apre. - Stupenda questa Parker. -

- Cosa? -

- La penna. E' una Parker. La vedi la freccia qui, alla fine dell'asticina? -

- Sì, l'avevo notata, ma non sapevo che indicasse la marca. -

- Chiunque te l'abbia regalata è un intenditore. Questa è una di quelle più pratiche. - 

- Dubito di sapere chi sia stato. -

- Credo che lo ricorderai. -

- Lo spero. -

- Ti lascio dormire, Bree. Riposa bene. Vado a chiamare tua madre per dirle che domani mattina qualcuno venga a prenderti. - 

Annuisco sorridendo. La guardo uscire dalla stanza e mi abbandono felice sul cuscino. Finalmente belle notizie.

E' stato difficile prendere sonno, ma alla fine ho dormito bene per quasi tutta la notte. Mi sono svegliata che fuori era ancora buio. Avevo la gola secca. Dopo aver bevuto, la sonnolenza rimasta è svanita via. Continuavo a pensare alla Parker, ma soprattutto scommettevo su chi sarebbe venuto domani a prendermi. Scontato dire che il primo nome a venirmi in mente fosse quello di Steve. 

Pian piano sono scivolata nel tempore di uno stato di dormiveglia, continuando a fantasticare su chi avrebbe varcato quella soglia, cosa sarebbe successo, cosa avrei ricordato ancora. Da lì, quasi senza accorgermene, delicatamente, senza dolore alcuno, sono scivolata nel mio ennesimo ricordo.

Bree: Remembering lightningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora