49 (Bree: Remembering lightning)

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Mi infilo sotto le lenzuola in tempo record.

- No, no. Continuate pure! Volete spettatori o posso vado via? -

Steve si alza e inizia a sbraitargli contro di sparire mentre preleva dal cassetto dei boxer neri e li infila saltellando su un piede.

- Calmo, calmo, Stefano. Non c'è bisogno che ti rivesti così in fretta. Non ti vergognerai di farti vedere nudo da tuo cugino, no? -

- Gran pezzo di stronzo. Ti ho detto di uscire! -

Mi infilo la maglietta di Steve ed esco dalle coperte.

- Perché l'hai rimessa? Potevi stare senza tranquillamente. -

- Eh no, ora basta! -

Steve si lancia su Alex a pugni serrati. Mi getto su di lui bloccandolo appena in tempo. - Fermo! -

- Levati. -

- No! Non vale niente quello che ti ho detto prima? - Mi fissa con gli occhi in fiamme. - Per favore. - Sussurro guardandolo preoccupata.

Si scioglie piano e respirando profondamente si rivolge ad Alex. - Ringrazia che c'è lei. -

- Altrimenti? - Alex si avvicina sfidandolo senza mezzi termini.

Steve serra i pugni quasi a farsi male e il suo respiro si fa sempre più pesante. Guarda me, cercando un assenzo che non gli concedo. Mi volto verso Alex. - Senti Alex. Non vogliamo che nessuno picchi nessun altro qui, no? Facciamo le persone civili ed adulte. -

- Come vuole lei, principessa. - Si porta una mano alla testa, mimando una riverenza. Mi prende per il culo e mi sta facendo alterare, ma devo controllarmi.

- Che cosa è successo ieri con Cristina? -

- Niente. -

- Non sparare cazzate. -

- Senti, io non sono il babysitter di nessuno. -

- Dimmi che cazzo è successo ieri sera! - Urlo. Sento Steve afferrarmi le mani per calmarmi.

Dall'espressione stranita che ha montato su, sembra che nemmeno Alex si aspettasse una reazione del genere da me. Cosa voleva? I complimenti forse?

- Non so che ti ha detto la tua amica, ma io non l'ho toccata nemmeno con un dito. -

- La mia amica non mi ha detto niente, perché non si ricorda niente. So solo che siete andati via insieme ma un semi-sconosciuto l'ha portata a casa mia dopo averla trovata totalmente ubriaca, senza la forza di reggersi in piedi, vicino alla porta di un locale. Adesso tu mi spieghi come le due cose si conciliano col tuo "niente". -

- Io non ho fatto niente. E' lei che ha dato di matto! -

- Che significa "ha dato di matto"? -

- Siamo usciti, mi si è buttata addosso e poi ha iniziato a sclerare! Prima mi infila due chilometri di lingua in bocca e appena faccio mezza cosa inizia a prendermi a schiaffi. -

- L'hai toccata, no? Brutto schifoso! -

- Ehi, se una ragazza mi salta in braccio infilandomi la lingua in bocca non si può lamentare se le butto una mano sul culo! -

Non riesco a rispondergli, non so come contraddirlo. Forse perché tutti i torti non li ha.

- Mi ha tirato uno schiaffo. Per fortuna, ubriaca per com'era non m'ha nemmeno preso. Per un pelo non cadeva. Poi barcollando è tornata verso l'ingresso e io me ne sono andato. -

Bree: Remembering lightningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora