- Come ti senti? -
- Nettamente meglio. -
Sono passate parecchie ore. Ormai sono le sette. Steve mi ha abbracciato per tutto il tempo, coccolandomi e cercando di non farmi pensare a questa mattina.
- Io avrei un po' di fame. Che ne dici se andiamo in cucina e preparo la cena? -
- Vuoi avvelenarmi? -
- Non ti fidi di me? -
- Di te si. Della tua cucina meno. - Ridacchio.
Mi prende le guance tra le dita e scuote piano. - Ti rimangerai quello che hai detto. -
Andiamo in cucina e Steve si mette subito ai fornelli mentre io mi appallottolo sul divano.
- Trovi la dispensa nuda e cruda! Dopo più di due mesi che sto da sola ho spazzolato tutto quello che mi aveva lasciato mamma e compro le cose giornalmente quando sono sicura di mangiare a casa. Dovrebbe esserci della carne in frigo. -
- Hai anche delle uova? -
- Controlla tu. Dovrebbero essere nel primo ripiano dello sportello nel frigo. -
Si avvia verso il frigo. Prima di aprirlo si volta verso di me sorridendo. - E' ancora appesa qui? -
- Cosa? -
- La carta col mio numero. Potrebbe prenderlo chiunque! -
- Per tutta la folla di ragazze che invade casa mia ogni giorno ti preoccupi? Gigì, Cristina e Debby non credo che siano interessate a te. Senza offesa, eh! -
- Intanto Gigì ieri mi squadrava bene mentre ero senza maglietta. -
Alzo il sopracciglio con aria minacciosa. - E la cosa ti interessa? -
Ignorandomi, inizia a controllare il frigo. Esce la carne e preleva tre uova. Mi alzo e vado verso di lui, arrivandogli alle spalle. Lo blocco appena posa il cibo sul bancone della cucina. Gli schiaccio i polsi per tenerlo fermo e avvicino il mio viso, ancora minaccioso, al suo, che ride sotto i baffi.
- E allora? Ti interessa o no? -
- Se mi interessasse? - Dice lui sfidandomi.
- Bene. - Lo lascio libero. - La invito subito a cena, così potrai dirglielo. - Cammino verso il salottino d'entrata.
Sento i suoi passi rapidi e poi le sue braccia strette intorno alla mia vita. - Dove vai scema? -
- A chiamare Gigì. -
- La piccola è gelosa, eh! - Mi scompiglia i capelli tenendomi saldamente ferma con un solo braccio.
- Di cosa dovrei essere gelosa? - Dico riuscendomi a liberare. - Non stiamo neanche insieme! -
Vedo il suo viso farsi improvvisamente serio e lui tornare silenziosamente in cucina. Lo raggiungo.
- Ehi, cos'hai? -
- Niente. Preparo la cena. -
Torno ad appallottolarmi sul divano e lo guardo zitta, zitta mentre taglia la carne a straccetti e sbatte le uova insieme.
- Credevo che avesse significato qualcosa. - Dice improvvisamente mentre apre lo sportello che gli ho indicato e preleva una padella.
Mi avvicino a lui. - Di cosa stai parlando Steve? -
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Bree: Remembering lightning
Fiksi RemajaBree, a causa di un incidente, ha perso momentaneamente la memoria. Dovrà ricostruire quello che le è successo in questi tre mesi "di buio" aiutata da qualsiasi cosa riesca a sollecitare in lei un ricordo, un "fulmine" come li definisce lei. Cosa sa...