Canzone del capitolo:
Bleeding Out- Imagine DragonsLo sguardo di quel ragazzo mi metteva in suggestione, non riuscivo a mangiare per la vergogna ma a quanto sembrava non intendeva mollare la presa.
"Joi, non hai mangiato quasi nulla" disse Victoria quando le porsi il piatto.
È tutto merito del tuo amichetto.
"Non ho molta fame"
"Deve essere per il lungo viaggio, perché non vai a riposarti sul divano? È molto comodo"
"Volentieri" tolsi l'ultimo piatto e mi avviai verso il divano.
Il divano era occupato da Aaron mentre la poltrona da Nate che non appena mi vide non esitò a seguirmi con lo sguardo.
Mi sistemai sul divano vuoto e iniziai a guardare la tv che trasmetteva una replica di Dr. House, amavo quel programma ed ero felice che Aaron ne fosse preso, in quel modo non avrebbero cambiato canale.
Sentii il divano sprofondare sotto il profondo peso di qualcuno, quando mi voltai trovai il ragazzo riccio che pigiava diverse volte i pulsanti del telecomando
"Hey, stavo guardando" sbraitò Aaron riprendendosi il telecomando.
"Quel programma è una noia" sbuffò in risposta poggiando poi il braccio sul bracciolo del divano e la testa sulla mano.
"A me e Joi piace, vero? Ti ho vista alquanto interessata" sorrise e gli occhi di tutti finirono su di me.
"Oh sì, amo quel programma"
"Anche in Italia lo trasmettevano?"
"Sì"
"Ah, amo l'Italia" disse sognante il bruno portando all'indietro la testa.
"Davvero? Ne sono felice" risposi con voce quasi impercettibile quando i brutti ricordi si fecero spazio nella mente.
Continuammo a guardare la tv finché la seconda puntata pomeridiana finì, appena iniziò la canzoncina dei titoli di coda Aaron si alzò dal divano unendo le mani e alzando le braccia per stiracchiarsi.
"Dio, che sonno" disse stropicciandosi gli occhi e andando verso la cucina dove Victoria lavava i piatti.
Mi voltai poggiando la testa allo schienale e lo vidi prendere un bicchiere dal mobiletto facendolo scricchiolare, pensai che avesse fatto una battuta visto che Victoria iniziò a ridere.
Sorrisi a quella scena, erano davvero carini.
Sentii degli occhi addosso e quando mi voltai trovai il ragazzo di cui non conoscevo il nome fissarmi.
"La smetti di fissarmi?" imitai la sua battuta di poche ore prima, per la prima volta fece un mezzo sorriso mostrando a malapena una fossetta.
"Ti do fastidio?"
"Abbastanza" risposi sbuffando e togliendo i nodi dei capelli con le dita.
"Strano, di solito non faccio questo effetto alle ragazze"
"Forse sono diversa dalle altre ragazze" risi mentre continuava a guardarmi.
La sua espressione cambiò e sul suo volto comparve un cipiglio, si voltò di nuovo verso la tv e iniziò a girare i canali.
"Devo andare" Nate si alzò dalla poltrona guardando il suo orologio da polso e avvicinandosi all'attaccapanni.
"Di già?"
"Sì, sono le 19:00" controvoglia andò a prendere il suo giubbotto.
"Ci vediamo"
"Ciao" salutai facendolo voltare nella mia direzione.
STAI LEGGENDO
Come To Me
ChickLit-Quand'ero bambina sognavo un futuro perfetto, fidanzata col ragazzo perfetto, vivere in un enorme villa, avere un lavoro prestigioso, condividevo i miei desideri con mia madre che m'insegnò che per avere un futuro simile dovevo fare ogni cosa alla...