Canzone del capitolo:
Lost- Kris AllenCameron's Pov
Perché mi sembrava giusto che tu lo sapessi, ma che diavolo avevo detto?
Forse perché così avrebbe smesso di farsi migliaia di filmini mentali e dilemmi che solo lei sembrava riuscire a creare.
Dio, sembravo patetico.
Eppure quel suo sorriso con un accenno di rosso alle gote mi aveva fatto cambiare idea, sembrava davvero giusto.
Mi tirai le radici dei capelli mentre la solita visione bianca del soffitto mi faceva, per l'ennesima volta, perdere nei pensieri, dovevo pensare a delle stupidaggini.
Forse era arrivata l'ora di dare una spuntata ai capelli, ormai erano ingestibili non più come mesi fa i quali riuscivo a renderli perfetti, come il giorno in cui la incontrai la prima volta all'aeroporto...
Dannazione lo stavo facendo di nuovo, dovevo soltanto pensare a delle stupidaggini.
Mi voltai trovando le parnassie ancora poste nel vaso in ceramica sul comodino, uno stupido sorriso mi apparve al pensiero di...
Cavolo ancora, forse dovevo semplicemente smettere di pensare.
Mi alzai di malavoglia e quando il mio sguardo finì sullo smoking nero sulla sedia girevole, un terribile peso mi si scaraventò addosso quasi facendomi mancare il respiro, era l'ora del funerale di Rose.
Tolsi i vestiti cominciando a indossare i pantaloni eleganti e infilando le maniche della camicia nera, cercai l'orologio d'oro da polso trovandolo di fianco ai sette anelli che insistevo a indossare ormai abitualmente.
Appena allacciai le lucide scarpe mi alzai dalla sedia e davanti allo specchio infilai la giacca aggiustandone poi il colletto, per quanto potessi essere elegante ero dannatamente distrutto, un disastro.
A volte desideravo essere una donna solo per poter usare quegli strani trucchi per poter coprire le occhiaie violacee e le borse sotto agli occhi, le persone avrebbero potuto facilmente scambiarmi per un drogato o qualcosa del genere.
Portai all'indietro i capelli il meglio possibile anche se non ebbi parecchio successo così dopo aver imprecato varie volte uscii dalla stanza.
Arrivai in cucina trovando Victoria seduta sul divano mentre si allacciava la catenina dei tacchi neri, si alzò sistemandosi il vestito e venendomi incontro.
"Hey, tutto bene?"
"È una domanda retorica?" chiesi come se fosse ovvio, potrebbe esserci una possibilità che fossi felice al funerale di mia sorella?
"Sì, ma era giusto per parlare Cam, volevo solo farti sapere che ci siamo per qualsiasi cosa" annuii prendendo il pacchetto di sigarette e portandone una alla bocca.
Sentii un rumore dal corridoio e alzai lo sguardo mentre la sigaretta stava per toccare la fiamma dell'accendino sfiorandola appena, lei spuntò con un elegante vestito nero portandosi i lunghi capelli lisci dietro le spalle facendo risuonare nella stanza il rumore dei suoi tacchi.
Alzò gli occhi incrociando i miei mentre continuavo a guardarla come un ebete e la fiamma dell'accendino svolazzava.
Dio sembravo un cretino, mi ero imbambolato.
Portai di nuovo la sigaretta vicino l'accendino facendo bruciare la carta e inspirando così il primo tiro, socchiusi gli occhi godendomi il retrogusto del tabacco sulla lingua guardando le due ragazze parlare.
Joi's Pov
Arrivammo davanti al cimitero mentre Victoria mi raccontava cosa le avesse detto Aaron.
Seguii i ragazzi barcollando sui tacchi quando arrivammo al vasto campo pieno di lapidi, mi strinsi nella giacca mentre un vento gelido ci colpì tutti ricordando alle mie gambe scoperte che era arrivato dicembre.
Il pastore ci salutò con un cenno e Cameron gli diede il consenso per cominciare.
"Cari ragazzi, siamo qui riuniti in memoria di Rose Stone..." mi guardai attorno affermando che oltre noi non ci fosse nessuno, nessun amico o parente, soltanto noi.
Trovai Victoria piangere sulla spalla di Aaron mentre ascoltava la voce del pastore, Nick e Nate guardavano l'uomo con attenzione cogliendo ogni singola parola e Cameron intanto guardava con sguardo vuoto la bara contenente il corpo della sorella.
I suoi occhi erano fissi sul legno lucido e scuro quasi incantati, i lineamenti rigidi e le labbra serrate mi portarono quasi sul punto di stringerlo a me per non guardarlo in quello stato.
"Cameron, vorresti dire qualcosa?" chiese il pastore distogliendolo dai suoi pensieri e facendolo annuire debolmente.
"Rose ha sempre cercato di rendermi felice, portare un briciolo di felicità nella mia vita divenuta buia dopo la morte della mamma. Ero così accecato dalla rabbia e dal rancore che non riuscivo a capire i piccoli momenti che mi perdevo con lei, pagandole le visite per una promessa fatta a mia madre credevo di aver risolto tutto. Eppure lei era triste, sola e da stupido ero troppo impegnato a bruciare nel mio odio per notarlo" strinse i pugni mentre noi tutti venivamo travolti dalle lacrime che rigavano il nostro volto.
"Mi dispiace così tanto per non esserti stata accanto quando eri sola e di non essere stato un buon fratello. Grazie per aver portato della luce nella mia vita scura con ogni tuo singolo abbraccio e la tua risata, cercherò di essere felice come tu hai sempre cercato di insegnarmi. Non avrei potuto avere onore più grande che ricevere una sorella come te" strinsi il labbro tra i denti quando iniziò a tremare per vederlo in quello stato.
Delle lacrime gli caddero dagli occhi quando li chiuse con forza, si schiarì la voce e continuò a parlare.
"Ricorderò sempre il tuo sorriso ogni volta che mi vedevi varcare la soglia di casa tua, lo stesso che avevi quando da bambini giocavamo a rincorrerci" si baciò la mano per poi portarla sulla bara e chinare lo sguardo, si morse il labbro inferiore lasciando che i capelli lo coprissero e si allontanò da essa.
Due uomini cominciarono a far scendere la bara nella buca e mi avvicinai a Cameron che prese una parnassia e la gettò sulla bara mentre man mano veniva coperta dalla terra.
"Addio Rose, grazie ancora di tutto" presi la sua mano e lo guardai voltarsi verso di me che con sguardo afflitto mi guardò negli occhi ancora splendenti e pieni di lacrime, gli lasciai un delicato bacio sulla guancia che gli fece chiudere gli occhi e sentii la sua mano stringere la mia.
Non l'avrei mai abbandonato, avrei trovato qualsiasi modo per alleviare il suo dolore e renderlo felice.
Proprio come Rose.
#spazio all' autrice
Hey ragazze, sono viva.
Mi dispiace per la lunga attesa ma la scuola ed alcuni problemi stanno occupando il mio tempo libero, spero vi sia piaciuto e se volete fatemelo sapere con una stellina o un commento.
Ringrazio tutte coloro che non hanno abbandonato questa storia e che la continuano ancora a leggere.Xx-shoot-
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Come To Me
ChickLit-Quand'ero bambina sognavo un futuro perfetto, fidanzata col ragazzo perfetto, vivere in un enorme villa, avere un lavoro prestigioso, condividevo i miei desideri con mia madre che m'insegnò che per avere un futuro simile dovevo fare ogni cosa alla...