Canzone del capitolo:
Star Shopping- Lil PeepIl rumore insistente di una vibrazione mi fece svegliare, sbuffai accoccolandomi meglio ma qualcosa me lo impedì.
Cameron era steso in pancia in giù tenendomi stretta con un braccio e con le gambe, la sua testa era ancora nell'incavo del mio collo mentre il suo caldo respiro mi solleticava la pelle.
Cercai di alzarmi ma grugnì fortemente stringendomi con più forza la vita e le gambe impedendomi l'uscita.
"Cameron, è mattina e dovremo alzarci per andare in ospedale" cominciai ad accarezzargli i capelli che arruffati andavano da tutte le parti, mi solleticavano il mento ma iniziava a piacermi stare in quel modo.
"Lo so, non ho forze per alzarmi"
"Però per rinchiudermi si" constatai quando ritentai ma lui strinse di più la presa.
"Non devo alzarmi per stringerti, mi basta fare così" mi racchiuse con entrambe le braccia e le gambe stringendomi, tirai un gridolino di dolore unito a una risata mentre lui mi stritolava ridendo a sua volta.
Il cellulare squillò di nuovo e cercai di divincolare un braccio ma Cameron me lo impedì.
"Ferma" mugugnò mentre continuavo a cercare di lasciarmi andare.
"Cosa sei un cavallino bisbetico?" mugugnò con la voce ancora impastata per il sonno.
"Cameron, lasciami stare" ribaltò la situazione facendomi trovare sotto di lui, rimase a pochi centimetri da me tenendosi in equilibrio con un braccio vicino al mio volto e bloccando le mie mani in un pugno.
"E se non volessi?" il ciondolo continuava a dondolare e a riempire la casa col suo ticchettio, non capivo perché ma trovavo quel rumore rilassante, mentre i ricci scuri mi solleticavano il viso.
Scrutò il mio volto con le sue iridi giada bagnandosi le labbra con la lingua e avvicinandosi ancor di più.
"È per tua sorella"
"Mia sorella è in buone mani ora" disse prima di far unire le nostre labbra.
Lasciai che mi baciasse chiudendo gli occhi, mi dispiaceva che non potessi affondare le mani tra i suoi ricci ma le teneva ancora bloccate in un pugno sulla mia testa.
Risi debolmente quando tirò il mio labbro inferiore stringendolo tra i denti, cominciò a baciarmi il contorno delle labbra scendendo fino al collo.
"Cameron" lo richiamai quando lo sentii mordermi un punto su cui sembrava insistere.
"Sh, almeno gli imbecilli ti staranno alla larga" disse dando poi attenzione a un altro punto.
"Basta solo una tua occhiataccia e scappano via" risi.
"Fa niente vuol dire che basterà guardare il tuo collo, se poi insistono entro in gioco io"
"Cameron!" gridai quando morse con insistenza e più forza, si distaccò baciando delicatamente il segno e soffiandoci su per alleviare il dolore e completare l'opera.
"Ecco fatto"si allontanò lasciandomi le mani e alzandosi, mi alzai a mia volta sfiorando il punto dolorante con la mano e ritirandola subito per il dolore.
"Potevi anche fare più piano"
"Almeno durerà di più" fece spallucce cambiandosi la maglia e mettendosi le scarpe.
"Io dovrei farmi una doccia"
"Qui non funzione più nulla, dovrai accontentarti di cambiarti i vestiti" arricciai il naso prendendo i vestiti dallo zaino e salendo le scale.
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Come To Me
ChickLit-Quand'ero bambina sognavo un futuro perfetto, fidanzata col ragazzo perfetto, vivere in un enorme villa, avere un lavoro prestigioso, condividevo i miei desideri con mia madre che m'insegnò che per avere un futuro simile dovevo fare ogni cosa alla...