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Canzone del capitolo:
Hymn for the weekend- Coldplay

"Se tra due minuti non sei pronta rimani a piedi"

"Un attimo!" urlai allacciandomi le scarpe.

Mi guardai dei secondi allo specchio e quando lo sentii sbraitare capii che ,ormai, la sua pazienza era finita.

Uscii dalla stanza e quando mi vide, sbuffò.

"Ho aspettato quarantacinque minuti!"

"Non è vero, erano solo cinque"

"Oh, allora abbiamo una concezione del tempo molto diversa" aprì la porta e quasi non me la chiuse in faccia, era stato lui a offrirsi e ora faceva anche lo schizzinoso.

Quando si avvicinò alla macchina d'epoca rimasi a bocca aperta, era una Cadillac Eldorado nera cabriolet, la conoscevo molto bene perché oltre ad essere un'appassionata di auto d'epoca quella era una delle mie preferite.

"Bella macchina" mi complimentai avvicinandomi ad essa.

"Proprio perché ne conosci il valore dovresti sapere di non fare passi falsi oppure ti mozzo le dita mentre dormi"

"Si signore" salii cautamente sotto lo sguardo attento di Cameron, appena mi sedetti sul sedile mi fulminò con lo sguardo.

"Non sbattere lo sportello" iniziai a ridere mentre lui metteva in moto, osservai il perfetto profilo del ragazzo al mio fianco pensando che quell'auto fosse davvero adatta a lui.

"Non riesci proprio a non fissare le persone"

"Mi pare che anche tu lo faccia spesso"

"Sì, certo" guardai le piccole gocce di pioggia che cominciarono a scontrarsi sul finestrino e il cielo ormai ricoperto da nuvoloni grigi.

Dissi a Cameron il nome del bar in cui io e Manuel ci saremo dovuti incontrare e lui, come al suo solito, sbuffò.

Ci fermammo davanti al Sun, un gioco di parole poiché pioveva.

Mentre aprii lo sportello, sentii il polso essere stretto da una grande mano.

"Per che ora devo venire a prenderti?"

"Non ti preoccupare Cameron, mi accompagna Manuel"

"Non mi preoccupo affatto , ora dimmi per che ora devo venire" quando lo vidi puntare gli occhi dietro di me e amplificare il cipiglio mi voltai trovando Manuel che si copriva dalla pioggia con la sua giacca scura.

"Oh ciao, io sono Manuel" si presentò di buon umore come sempre, lui distolse l'attenzione dal mio amico e guardò di nuovo da me.

"Te lo chiederò un'ultima volta, per che ora?"

"Non lo so, per le otto?"

"Devo ricordarti che dobbiamo andare alla festa di Robert?"

"Giusto, aspetta ma tu non volevi venire" mi accigliai.

"Joi, mi sto bagnando tutto!" sbraitò Manuel.

"Vengo per le sei, se non ti trovo qui fuori ti lascio sotto la pioggia" sospirai e annuendo mi accampai sotto la giacca di Manuel dove cominciammo a correre.

Quando mi voltai trovai Cameron guardarmi per poi voltarsi verso la strada e andarsene.

Entrammo nel locale e Manuel scelse un tavolo in un angolo, posò la giacca gocciolante sulla sedia e ci sedemmo entrambi.

"Allora chi era quel figone?"

"Cameron?"

"Mh, anche il nome è sexy" alzai gli occhi al cielo, per dei secondi mi ero dimenticata del suo orientamento sessuale.

Come To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora