Canzone del capitolo:
A.M.- One DirectionAprii gli occhi osservando per la prima volta in venti anni il soffitto di una stanza a me nuova.
Pigiai il pulsante centrale del cellulare controllando l'orario, erano solo le 7:23.Mi stropicciai gli occhi e mi alzai trascinando i piedi verso la porta in alluminio e in vetro, la aprii e attraversai poi il corridoio arrivando in cucina.
Trovai Nate fare colazione con una ciotola di latte e dei cereali colorati.
"Buongiorno Joi"
"Buongiorno Nate"
"Vuoi un po' di latte e cereali?" scossi la testa osservandolo mentre immergeva altri cereali colorati, in Italia non ne avevo mai visti del genere.
"Dormito bene?"
"Sì grazie, tu?"
"Bene grazie" mi misi al tavolo facendo rigirare la collana vicino le labbra, sentii lo sguardo di Nate addosso allora decisi d'intraprendere un discorso per togliere l'imbarazzo.
"Allora devi andare a lavoro oggi?"
"Sì, precisamente tra un'ora "
"Che lavoro fai?"
"Lavoro in un'editoria"
"Sul serio?" lui annuì e prese un altro boccone di cereali.
"Deve essere bello lavorare tra i libri"
"Abbastanza, ti piace leggere?"
"Amo leggere" lo corressi arricciando una ciocca di capelli con le dita.
"Beh, se vuoi un giorno puoi venire con me"
"Ne sarei felicissima" fece uno dei suoi splendidi sorrisi e posò il cucchiaio nella ciotola ormai vuota.
Si alzò prendendo un bicchiere e un succo dal frigo per poi porgermeli.
"Oh, grazie" dissi arrossendo.
"Non aver vergogna a prendere le cose, ora questa è anche casa tua" gli sorrisi e versai un po' del succo alla mela nel bicchiere osservandolo poi mentre posava la ciotola vuota nel lavello e si sedeva sul divano.
Presi il bicchiere e mi sistemai anch'io sul divano ad una certa distanza da Nate facendolo ridere.
"Guarda che non mordo"
"Eh sì, lo so" si voltò verso la tv e cominciammo a guardare Blindspot, quando il malfamato cinese stava per uccidere il poliziotto buono sussultai e mi portai le mani alla bocca facendo ridere il biondo.
"Non ridere, avevo l'ansia!" dissi colpendolo leggermente sulla spalla.
Lui scoppiò in una fragorosa risata e cominciai a lamentarmi fino a quando sentimmo degli occhi fissarci e ci voltammo per incontrare quelli giada e assonnati di Cameron.
"Fate un casino di prima mattina" disse strisciando i piedi nudi fino al frigo.
"Il succo è qui" lo informò Nate senza staccare lo sguardo dalla tv.
Cameron sbuffò e si avvicinò al tavolino in vetro dove precedentemente posai la bottiglia di succo, i capelli erano scompigliati e la tentazione di affondare una mano e sistemarli sino a renderli perfetti era tanta.
Prese il mio bicchiere e ne versò dentro la bibita chiara portandoselo poi alle labbra.
"Quello era il mio bicchiere"
"Dovrei fingere che m'interessi?" chiese guardandomi con occhi ancora socchiusi per la stanchezza.
Sbuffai e mi alzai andando in bagno per fare una doccia, mi richiusi dentro e aprii il getto d'acqua calda facendo così rilassare i nervi.
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Come To Me
ChickLit-Quand'ero bambina sognavo un futuro perfetto, fidanzata col ragazzo perfetto, vivere in un enorme villa, avere un lavoro prestigioso, condividevo i miei desideri con mia madre che m'insegnò che per avere un futuro simile dovevo fare ogni cosa alla...