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Canzone del capitolo:  
Beamer boy- Lil Peep

Mi alzai in punta di piedi per poter raggiungere il ripiano alto su cui si trovava la passata di pomodoro e sbuffando cercai di arrivarci ma inutilmente.

"Allontanati, nanetta" la spalla di Cameron mi spinse al lato mentre con facilità arrivava al barattolo porgendomelo una volta preso.

"Grazie" dissi debolmente.

"Aiutare i puffi è sempre stato un mio dovere" rispose facendo spallucce mentre lo fulminavo con gli occhi.

"Simpatico" aggiunsi il basilico nel sugo per poi miscelare il tutto.

La luce di un flash attirò la mia attenzione facendomi voltare e trovare Cameron che osservava con attenzione lo scatto appena fatto.

"Cam!"

"Che c'è?" chiese non staccando gli occhi dalla macchina.

"Non puoi fotografarmi così!"

"Perché?" abbassai lo sguardo per fargli capire ciò che intendevo, essere fotografata con un grembiule, un enorme maglione, struccata e con una coda che solo Dio sapeva in che stato era, di certo non era davvero passabile.

"Allora?"

"Sono orribile!"

"Ma sta zitta" avvampai in volto al pensiero che mi trovasse bella.

"Trovo che i piccoli momenti di quotidianità e quelli inaspettati siano i migliori"

"Quindi stai dicendo che preferisci fotografarmi mentre cucino come una senzatetto piuttosto che quando mi preparo o se mi mettessi in posa"

"Esattamente, puffa" rispose con un sorriso beffardo che mostrò la fossetta sinistra.

"Allora, siamo pronti?" chiese Victoria avvicinandosi con una forbice aprendola e chiudendola.

"Che succede?" guardai Cameron allontanarsi verso il corridoio.

"Lavo i capelli e arrivo"

"Sbrigati" urlò lei su di giri.

"Mi dici che succede?" richiesi avvicinandomi a lei che sorrideva come una bambina.

"Devo tagliare i capelli a Cameron"

"Spuntare" urlò lui dal bagno.

"Ma come diavolo fa?" chiesi sussurrando.

"Non lo so" fece spallucce mentre lui ritornava con i capelli bagnati.

I ricci erano più larghi e caduti mentre gocciolavano ad ogni passo, si sedette su uno sgabello e Victoria si avvicinò a lui entusiasta.

"Mi raccomando, devi solo spuntarli di poco" la minacciò fissandola incupito.

"Abbastanza da che tu possa di nuovo gestirli e renderli presentabili" disse lei immergendo la mano nella massa scura, avrei voluto farlo anch'io.

"Stai calma, eh" disse quando Victoria poggiò la forbice a una ciocca.

"Ho capito, Cameron" risi sotto i baffi a quella scena ma Victoria sembrò notarlo.

"Ogni volta è così, è troppo ossessionato"

"Non è vero, ho solo dei problemi a tagliarli" protestò lui imbronciandosi come un bambino.

"Certo"

Dopo dei minuti Victoria finì e dopo averla minacciata fu obbligata anche ad asciugarglieli.

Osservai Cameron mentre si fissava allo specchio cercando un qualunque difetto che sembrava non esserci, erano appena spuntati e non si vedeva quasi la differenza solo che ora erano perfettamente sistemati al lato.

Come To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora