Epilogo

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Canzone del capitolo:
Can't Help Falling In Love With You- Twnty-one Pilots

"Quindi è finita?" gli chiesi posando il bicchiere d'acqua sperando in un consenso.

"Sì, la polizia sarà qui tra poco e quando lo gli daremo i video della sorveglianza e troveranno la refurtiva con l'aiuto di Nate lo sbatteranno dietro le sbarre" posai una mano sulle labbra trattenendomi dal piangere non potendo crederci, era tutto finito e quasi non sembrava vero.

Chiusi gli occhi e Cameron mi attirò a sé stringendomi in un abbraccio, dopo alcuni minuti si staccò e portò una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.

"Se vuoi puoi dirgli le ultime quattro parole per sentirti meglio o sfogarti, non lo so, ma credo ti farebbe bene potergli dire finalmente addio" annuii voltandomi verso il corridoio dove, nella stanza di Nate, si trovava legato e tenuto sott'occhio Christian.

Bussai leggermente alla porta sentendo le voci fermarsi.

"Chi è?" chiese Nick.

"Joi"

"Entra" aprii la porta trovando come previsto Christian legato a una sedia a testa china, alzò lo sguardo quando notò la mia presenza mostrandomi un livido sullo zigomo destro.

"Sono venuta per dirti addio" dissi guardandolo mentre con sguardo afflitto mi osservava avanzare.

"Sfortunatamente hai preso troppe scelte sbagliate" gli sfiorai lo zigomo violaceo facendogli chiudere gli occhi e quando li aprì potei notare il suo nero diventare lucido.

"Ti ho amato una volta ma mi hai fatta scappare a gambe levate. Volevo che entrambi facessimo una vita nuova ma hai sbagliato ancora e adesso ci troviamo così"

"Mi dispiace" rispose debolmente chinando la testa.

"Allora addio, nonostante tutto farai sempre parte della mia vita" questo era certo, non potevo dimenticare tutto ciò che aveva fatto, soprattutto con le tre cicatrici che mi rammentavano tutto ogni giorno.

"Addio" rispose a sua volta guardandomi per l'ultima volta finché non sentimmo il rumore delle sirene e sulla sua guancia cadde una lacrima.

_________

"Victoria, mi spieghi perché mi hai trascinata a fare spese se non hai comprato nulla?" sbuffai quando dal finestrino riuscii a vedere il palazzo.

"Lo scoprirai presto" mi accigliai scendendo dall'auto mentre lei ghignava.

"Salgo tra cinque minuti, devo sistemare una cosa" annuii e quando aprii il portone, un bigliettino attirò la mia attenzione.

-"Segui i post-it.

C." sorrisi debolmente stringendo il foglietto giallo fluorescente e affacciandomi ne trovai un altro vicino la parete delle scale.

-"Quando ero piccolo, mia madre mi raccontò del mito dell'amore" guardai avanti e al secondo piano si trovava un altro foglietto.

-"Io non ci credevo e quando anche Rose mi parlò di questo sentimento la derisi rispondendole che a me non sarebbe mai successo" era così strano leggere quelle parole dall'elegante e fine scrittura di Cameron che un peso allo stomaco sembrava opprimermi.

-"Quando la mamma era nei suoi ultimi minuti di vita, mi fece promettere che sarei dovuto essere felice con la persona che amavo e che fino ad allora avrei dovuto fotografare tutti coloro che sconoscevo finché non avrei trovato la mia musa" arrivai al nostro piano trovando diverse foto di sconosciuti alla parete accompagnate, naturalmente, da un bigliettino.

Come To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora