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Canzone del capitolo:
I See Fire- Ed Sheeran

"Brutto stronzo!" Cameron si scaraventò su di Christian tirandogli un pugno che lo fece arretrare fino a scontrarsi col muro.

"Cameron!" urlai mentre lui continuava a colpirlo che intanto rideva per la sua vittoria.

"Avevo detto di non mettervi contro di me, questa è stata una delle conseguenze" Cameron gli colpì altre volte il viso finché non cominciò a uscirgli del sangue, anche le nocche della sua mano iniziarono a sanguinare ma sembrava essere impassibile al dolore in quel momento.

"Invece di prendertela con me ti consiglierei di passare gli ultimi momenti con tua sorella, non credo rimanga tanto" continuò ghignando.

Cameron si bloccò e si voltò verso di me che annuii, lasciò Christian per terra mentre si asciugava il sangue con la manica della giacca prendendomi poi per mano e correndo così nella sala operatoria.

Mentre Cameron entrò io cercai di chiamare la polizia ma mentre cercavo di chiamare il mio cellulare attaccava in automatico, sicuramente sotto il controllo di Christian che me lo impediva.

Disperata andai dai dottori cercando aiuto.

"Vi prego, aiutami!" Urlai alla reception mentre i dottori cercavano di evitare il mio contatto visivo.

"Ci dispiace ma quel ragazzo... non possiamo, signorina" sospirò afflitta la dottoressa.

"Ma siete impazziti? Per paura di delle minacce state facendo morire una ragazza!" Urlai mentre abbassavano lo sguardo.

"Vi denuncerò tutti! Non è possibile che un ospedale sia sotto al controllo di un cazzo di psicopatico" urlai correndo verso la sala operatoria.

Rose respirava a fatica mentre premeva con forza sui punti in cui le pallottole erano penetrate, Cameron teneva stretta la sua mano mentre gli andai vicino.

"No, no Rose, non lasciarmi!" le accarezzò la guancia e lei inspirò profondamente.

"Hey piccola, guardami sono io" aprì gli occhi verdi splendenti facendo cadere delle piccole lacrime lungo le guance.

"Cameron.."

"Resta con me piccola, respira profondamente" le mostrò come fare ma lei scosse la testa chiudendo gli occhi per il dolore.

"Cameron, n- non servirà a niente"

"Ma che dici, Rose noi dobbiamo tornare a casa, dobbiamo ancora andare al prato, devi ritornare a camminare.." sorrise forzatamente stringendo gli occhi quando la sorella gli baciò il dorso della mano.

"Cameron non ce la farò, è finita" sorrise per calmarlo ma piangendo allo stesso tempo.

Ancora speranzosa presi il cellulare di Cameron cercando di chiedere aiuto, inutilmente essendo che sempre sotto il controllo di Christian le chiamate venivano attaccate in automatico.

"Rose, non lasciarmi anche tu come la mamma"

"Mi dispiace" poggiò la testa sulle loro mani unite urlando per la frustrazione con ancora delle lacrime agli occhi.

Rose sussultò per il dolore facendo così alzare lo sguardo del fratello, andammo nel panico quando tirò un forte urlo.

"C- Cam, devo distrarmi dal dolore" sibilò lentamente.

"Ok, ricordi il prato di cui ti parlavo, immagina una giornata lì piccola" le disse scostandole dei capelli attaccati alla fronte per il sudore.

"S- sì, riesco a vederlo" chiuse gli occhi sorridendo debolmente.

Come To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora