Canzone del capitolo:
Bury a friend- Billie Eilish"Sono sicura che sarà tutto come prima"
"Lo spero" sospirai guardando Victoria mettersi la giacca e prendere la valigetta.
"Ci vediamo e salutalo da parte mia"
"Certo" salutai con un piccolo bacio sulla guancia la mia amica che uscì per andare a lavoro.
Pigiai sull'unico nome in rubrica che avrebbe potuto farmi compagnia sperando in un consenso.
"Manuel!" piagnucolai.
"Hey amore, scusa ma non posso proprio parlare, devo andare a lezione"
"Ah ok, allora ti chiamo più tardi"
"Certo, a dopo" sbuffai mettendomi a testa in giù e allungando le gambe sullo schienale del divano, osservai la tv sottosopra soffermandomi per alcuni minuti a quanto possano essere buffe le persone al contrario.
Fantasticando su un mondo del genere e sentendo il sangue alla testa sentii la porta aprirsi e mi voltai verso Cameron, Nate e Aaron che stavano entrando.
"Ciao" mi abbracciò Aaron quando mi alzai, ricambiai l'abbraccio trovandomi poi Nate davanti.
"Hey, principessa" mi baciò la guancia e Cameron lasciò un verso di disgusto.
"Ciao anche a te" mi rivolsi allo spilungone che ricambiò il saluto con un cenno.
"Non so perché ma oggi è nervoso" mi sussurrò all'orecchio Nate.
"Come se fosse una novità" continuò facendomi ridacchiare.
"Se hai finito di flirtare col suo orecchio lasciala andare che deve cambiarsi per l'allenamento" s'intromise Cameron indicandomi il corridoio con l'indice e fulminando Nate.
Amavo quando faceva così, sembrava bambino geloso.
"Ok, vado"
Presi velocemente un leggins, una maglia e delle scarpe da ginnastica, indossai tutto e tornai dai ragazzi.
"Bene andiamo"
"Dove?"
"Fuori" spalancai gli occhi mentre tutti camminavano e mi accostai ad Aaron che fece spallucce.
Andammo nel parcheggio del palazzo e quando Nate e Aaron si allontanarono osservai Cameron che era già davanti a me.
"La prima cosa che dobbiamo fare è aumentare la tua forza, sei troppo floscia e minuta per poter mettere giù quel figlio di.." alzai la mano per bloccarlo comprendendo che non avrebbe usato un po' di delicatezza nemmeno nelle spiegazioni.
Decisi di alzare le maniche della maglietta nera fino ai gomiti, Cameron si avvicinò intimorendomi con la sua statura.
"Colpiscimi" alzò entrambe le mani indicandole con un cenno, scostai i capelli dietro le spalle e tirai un enorme respiro.
Colpii la mano destra con un pugno e arricciò il naso.
"Non l'ho nemmeno sentito, riprova" tirai un altro pugno ma alla mano sinistra e si accigliò prendendo la mia.
"Primo sbaglio: il pollice deve essere fuori il pugno" feci come disse e colpii ancora.
"Più forte" provai con più forza ma le sue mani non si mossero di un centimetro.
"Più forte, pensa a qualcosa che ti fa arrabbiare"
"I tuoi capelli fuori posto" dissi colpendo con più forza, si accigliò guardando i suoi ricci cadenti e se li scostò velocemente.
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Come To Me
ChickLit-Quand'ero bambina sognavo un futuro perfetto, fidanzata col ragazzo perfetto, vivere in un enorme villa, avere un lavoro prestigioso, condividevo i miei desideri con mia madre che m'insegnò che per avere un futuro simile dovevo fare ogni cosa alla...