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Canzone del capitolo:
Wake Me Up When September Ends- Green Day

"Chiamami per qualsiasi cosa, anche se fa la mano morta e ti sfiora il sedere, ok?"

"Ok Cameron, non ho bisogno che continui a ripetermelo all'infinito, fidati di me"

"Io mi fido di te ma non di lui" rispose secco facendo cadere le braccia lungo i fianchi, presi il cestino con dentro il cibo controllando il cellulare che segnava le 10:05.

"Devo scendere, sarà già giù"

"Ok" posai la mano sulla maniglia e mentre stavo per aprire, sentii una mano posarsi sul mio mento e girarmi in modo che potesse far incontrare le nostre labbra.

"Fa attenzione" annuii e rossa in volto uscii da casa.

Christian era poggiato contro la macchina bianca e non appena mi vide il suo viso s'illuminò, gli sorrisi debolmente ancora a disagio in questo piccolo teatrino.

Notai i suoi occhi chiudersi e un sospiro lasciare le sue labbra per poi far aumentare il suo sorriso e da gentiluomo mi aprì lo sportello.

"Andiamo".

Cameron's Pov

Aprii il cassettone cacciando le diverse fotografie e per poi posarle sul letto.

Mamma mi aveva regalato la macchina dicendo di fotografare tutte le persone che conoscevo finché non avrei trovato il mio soggetto preferito, colui che avrei voluto e fotografato sempre, la mia musa.

E spostando la mano tra il vasto gruzzolo di foto capii che l'avevo trovata, lei.

Avevamo deciso di attaccare alla parete della mia stanza alcune fotografie, le mie preferite, e siccome non potevo appendere tutte le sue foto cominciai a cercarne altre.

Alzai la foto lucida osservando il suo sorriso che trasmetteva tranquillità e dolcezza facendomene stampare uno anche a me.

Avevo esattamente otto foto di lei, e ognuna aveva un'espressione diversa.

Le osservai attentamente lasciando scorrere l'indice sui contorni del suo viso imbronciato a quello felice con i lineamenti rilassati sentendo una strana tranquillità insinuarsi nel mio stomaco nel guardarla felice, volevo renderla felice come in quella foto.

Appesi la sua foto al centro del muro allontanandomi per osservarla.

Osservando per altri minuti il suo sorriso presi il cellulare e le mandai un messaggio.

Ok, forse ero un po' troppo morboso ma la sicurezza non era mai abbastanza.

-"Che state facendo?" inviai.

-"A che ora torni?" inviai ancora e storsi il naso volendo sapere di più.

Cavolo, mi preoccupavo troppo... o forse no.

Facendo spallucce ne scrissi un altro e indeciso sull'inviarlo o no mi soffermai a pensare.

Al diavolo, Rose mi avrebbe spinto a farlo.

-"Torna presto".

Joi's Pov

"È davvero buona" disse gustandosi la pasta che avevo preparato.

"Grazie" affondai un'altra volta la forchetta nell'insalata di pollo e lo guardai imbronciarsi.

"Senti devo dirti una cosa, più che altro chiederti" disse cacciando la spessa nuvola bianca dalle labbra socchiuse.

"Dimmi" si grattò nervosamente la nuca e sbuffò.

"Oggi dovrei fare... tu sai cosa" si guardò attorno osservando le persone che passeggiavano nel parco.

Come To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora