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Scorreva tanto sangue sul pavimento. Alla fine cadde per terra anche il mio mignolo sinistro. Ora avevo solo otto dita.
Piangevo e gridavo, posseduto dal panico totale. Non mi sentivo più né la gola né le mani.
Sentivo il Clown sghignazzare mentre mi legava ai piccoli moncherini del filo: era il filo rosso che portava ai polsi, che adesso era diminuito.
- Questo ti ricorderà che sei solo su questo pianeta. Mi hai capito? - mormorò cattiva, guardandomi negli occhi.
"Morirò dissanguato... o morirò per un'infezione... ma morirò. Ne sono ormai certo." pensai, ancora col cuore in gola e coi muscoli che fremevano. Avevo smesso di urlare e ormai erano poche le lacrime che scendevano dai miei occhi stanchi.
- Adesso capisci? Ovviamente sì. - mi disse con un sorriso malevolo.
Se ne andò, probabilmente per prendere qualcosa per farmi smettere di sanguinare.
Dovevo tenere gli occhi chiusi per controllare il dolore e anche perché il sangue che colava sulla mia fronte mi aveva sporcato le palpebre.
Il mio respiro si era calmato, il torace si alzava e si abbassava lentamente.
Sentii nuovamente i suoi passi avvicinarsi a me per poi sentire le sue mani attorno alle mie mani: mi stava bendando. Il panno era umido probabilmente di disinfettante o di alcol.
Mi fasció anche l'altra mano, così che il mignolo fosse attaccato all'anulare e che non andasse a contatto col mondo esterno.
Con il pollice, mi levó anche il sangue asciutto sugli occhi, così che li potessi riaprire.
Me la ritrovai inginocchiata alla mia altezza, con le braccia appoggiate al tavolo e con la testa appoggiata su di esse. Mi osservava senza dir nulla, con un lievissimo sorriso "buono" sulle labbra.
- Sono felice che tu sia rimasto con me. Che mi sei rimasto fedele. - mormorò, guardandomi con sincerità.
"Eeecco che parte il suo bipolarismo." commentai mentalmente, guardando altrove pur di non incrociare i suoi occhi gelidi come il ghiaccio. Quel loro azzurro sovrannaturale mi intimorivano.
Mi spostò i capelli d'un lato, sorridendo ancor di più.
- Heh... mi ricordi tanto il mio ex... anche lui era tranquillo come te. Era davvero buono con me e mi abbracciava sempre. Oh... quanto mi manca... - iniziò a raccontarmi, continuando a far passare le sue dita pallide tra i miei capelli.
- Sai, però, che fine ha fatto...? - assunse un tono più profondo e spaventoso.
Spostai lo sguardo su di lei che era seria e fredda. Scossi la testa, temendo un suo prossimo scatto d'ira.
- Non ha più sopportato i nostri giochi... si è ribellato, procurandomi queste - mi mostrò il taglio sulla guancia destra e le bende che ancora portava sull'addome scoperto.
- e distruggendomi il cuore. E sai come mi sono vendicata? - stavolta era più "scherzosa" la sua voce.
Deglutii e scossi nuovamente la testa, col cuore che rincominciava a martellarmi in petto.
Sorrise sadica, avvicinandosi al mio orecchio e spostando da lì i miei capelli. Sentii il suo respiro caldo sul mio collo.
Sudavo freddo, ma cercavo di non mostrarmi debole a quel mostro.
- Haha, semplice... l'ho ucciso. - .

Lo Schiavo Del ClownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora