Gridai con tutto me stesso, buttandomi sulla coppia.
- DOVETE MORIRE, INVECE. ACCETTATELO. - affermai, con gli occhi illuminati dalla pazzia e con quello che sembrava un malsano sorriso.
Alzai il coltello per aria mentre afferravo la ragazza per i capelli, stracciandoglieli. Piangeva e si disperava mentre io la trascinavo via, strappandola dalle braccia del suo amato.
- VOI NON USCIRETE MAI VIVI DA QUEST'INCUBO. NÉ VOI NÉ IO, QUINDI MORITE ORA INVECE DI SOFFRIRE CON ME. - mi sfogai, piantando la lama nel cranio della ragazza, che spalancó gli occhi marroni e appannati dalle lacrime.
Il ragazzo, trattenuto dal Clown, gridava il nome della sua fidanzata, preso dallo sgomento mentre si drenava da solo di energie che forse l'avrebbero potuto salvare.
Col viso sporco di sangue e lacrime, continuai a martoriare con l'arma il corpo della ragazza, senza mai fermarmi.
Le squarciai la gola, le cavai gli occhi, le sfrantumai il naso e la fronte... era irriconoscibile. L'avevo fatta diventare solo un pezzo di carne privo di vita.
Finii il mio scempio, alzandomi dal cadavere su cui mi ero chinato e avventanto così selvaggiamente.
Guardai, privo di lucidità o ragione, il superstite. Sorrisi, singhiozzando e respirando affannosamente.
- Ora è il tuo turno... - sibilai, trascinandomi verso di lui.
Era traumatizzato, verde di vomito. Fremeva e non aveva più la forza di combattere per la sua vita.
La rossa lo lasciò andare, compiaciuta dalla mia esplosione di follia pura.
Il ragazzo si accasció, tenendosi a stento da terra.
Era disperato... patetico... doveva solo morire.
Mi abbassai alla sua altezza, prendendolo per i capelli e guardandolo negli occhi, anch'essi marroni come quelli della fidanzata appena deceduta.
- Questo non è nulla. Anzi... sei fortunato a morir subito. - gli dissi, triste ma ancora pieno di rancore.
- Siete d-dei mostri... - mormorò.
Mi guardava con odio profondo. Riconobbi quello sguardo: era lo stesso che dedicavo al Clown quando ero stato appena rapito.
- Tu... t-tu sei un mostro... s-senza cuore... e m-meriti solo di soffri- - gli tagliai di netto la trachea, stanco di sentirlo parlare.
Schizzó molto sangue. Lasciai cadere il corpo del ragazzo, che soffocava nel suo stesso sangue finché non morì.
Mi alzai da terra, sporco dalla testa ai piedi del sangue di quella coppia colpevole di amarsi.
Guardai privo di emozioni la mia carneficina, il mio primo vero e proprio omicidio.
Il Clown prese ad applaudermi, sorridendo con cattiveria.
- Bravo, molto bravo... finalmente sei come me adesso. Dovresti andarne fiero. - mi complimentó, se vogliamo metterla così.
Ma le rivolsi solo un'espressione malevola, stringendo il coltello sporco tra le mie mani.
- C-clown... - la chiamai, balbettando. Tremavo a causa dell'adrenalina.
- Sì, schiavetto? -.
Stetti un attimo muto.
Ma poi le sorrisi, pazzo. Sì, ero del tutto impazzito e io non potevo farci un cazzo.
- C-che ne dici... DI M-MORIRE PURE TU?! -. Iniziai a ridere follemente e di gusto, avvicinandomi alla donna col la lama bene in vista.
Non mi rispose; cercò solo di bloccare ogni mia possibile mossa... ma io fui più veloce.
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Lo Schiavo Del Clown
Mystery / ThrillerMi chiamo Dante e sono sempre stato un amante del giallo: mi interessavo ai casi polizieschi più svariati, facevo ricerche su vari personaggi del crimine e della giustizia e conducevo degli studi per diventare un grande investigatore. Ma tempo fa, v...