- Schiavetto, come cazzo hai fatto a liberarti?! - il Clown avanzò velocemente, prendendomi per le spalle.
- Vendetta, no? - le risposi beffardo, spingendola via.
Ma un colpo mi arrivò dritto alla pancia e poi sulla schiena.
- GHA- - caddi a terra.
I poliziotti uscirono dai loro nascondigli, puntando le armi contro la donna che mi teneva immobile schiacciando il suo piede sulla mia faccia come fece il primo giorno in cui mi rapí, strappandomi via dalla mia normalità.
Le lacrime scendevano e mi sentivo il viso in fiamme quanto i punti colpiti.
- LASCIA IMMEDIATAMENTE IL RAGAZZO! - le ordinò il capo dei poliziotti.
- ... la polizia... - ringhió a denti stretti, serrando i pugni tanto che era arrabbiata. Mi pestò la faccia.
Sputai del sangue, gemendo e tremando.
- Lascia. Il. Ragazzo. Sei circondata e non hai vie di fuga:arrenditi. - le disse con voce autoritaria la poliziotta, facendo cenno di allontanarsi da me.
Lentamente mi lasciò andare, capendo che era finita per lei: finalmente giustizia sarebbe stata fatta.
La poliziotta bionda volle avvicibarsi a me per portarmi al sicuro, ma un potente calcio mi mandò dall'altro lato della stanza, mettendomi quasi K.O.
I poliziotti si affrettarono a bloccarla per terra in modi quasi brutali, fermandole testa e arti. La rossa bestemmiava a squarcia gola, mandandoci tutti a crepare.
Si soffermó a guardarmi mentre il sangue mi colava giù per la fronte e gocciolava dal naso.
- Io ti avrò. - mimó con le labbra.
Un fischio acuto mi impediva di sentire cosa stesse accadendo e tutto mi sembrava sfocato e sproporzionato.
La ammanettarono e la dichiararono in arresto, finalmente. Ma ella non si diede per vinta e si divincolava come un'anguilla. E rideva... rideva come mai aveva fatto... una risata sadica e disperata, da far venire i brividi anche al più coraggioso dei guerrieri.
La fecero alzare da terra e, a spintoni, la portarono via da me, rinchiudendola in una delle auto.
In quella stanza eravamo rimasti io, la poliziotta e la mia voglia di vivere ancora. Sentivo il mio corpo raffreddarsi man mano che passavano i secondi, che le forze mi abbandonavano.
La testa mi girava peggio d'un vortice a causa di tutte quelle botte ricevute.
La donna in uniforme subito si precipitò da me, prendendomi a sé.
- Devi tenere gli occhi fissi su di me; NON ti addormentare, ok? - mi ordinò, dandomi degli schiaffetti sulle guancie deturpate.
Io annuii appena, anche se tutti i suoni parevano tamponati e ciò che provavo era stato in un qualche modo anestetizzato.
Non ero neanche nel panico, non provavo nulla...
Ella mi prese di peso, anche se doveva trascinarmi per portarmi nella sua volante e portarmi all'ospedale.
Continuava a piovere, ma quelle gocce che scendevano giù così rabbiose esprimevano il mio vero stato d'animo.
Fui poggiato sul sedile accanto al guidatore, protetto dalla cintura di sicurezza.
- Dante, resisti ancora un po'! Sei stato tanto forte, ce la puoi fare. - mi rincuorava la poliziotta per tenermi sveglio. Lasciai andare un sospiro.
Vidi l'auto con la coppia di poliziotti e l'assassina partire davanti a noi: non rividi i due poliziotti per molto tempo... e così anche il Clown.
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Lo Schiavo Del Clown
Mystery / ThrillerMi chiamo Dante e sono sempre stato un amante del giallo: mi interessavo ai casi polizieschi più svariati, facevo ricerche su vari personaggi del crimine e della giustizia e conducevo degli studi per diventare un grande investigatore. Ma tempo fa, v...