Capitolo 9

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<<Come torni a casa?>> mi chiede Lucas appena entriamo nel parcheggio dell'ospedale.
<<In taxi>>.
Appena l'auto si ferma, mi affretto ad aprire lo sportello.
<<Chiamami quando finisci così ti vengo a prendere, non devi andare in giro da sola a quest'ora. Non è sicuro>> mi dice serio guardandomi negli occhi.
<<Non sono una bambina. So badare a me stessa, torno a casa in taxi. Grazie lo stesso>> lo guardo a mia volta e gli sorrido confusa mentre scendo dalla macchina.
<<Ho già memorizzato il mio numero sul tuo telefono. Aspetto una tua chiamata.>>
<<Ma come cavolo hai...>>, mi interrompe subito.
<<Mai lasciare le cose incustodite>> ride, mentre io chiudo lo sportello.
Parte, lasciandomi lì con un sorriso stampato sul volto.
Che ragazzo strano!
Entro in ospedale e dopo poco raggiungo il reparto di mio padre.
Vedo mia madre che parla con mio nonno.
<<Ciao a tutti. Ci sono novità?>> chiedo, appena li raggiungo.
<<Ehi tesoro...Papà è entrato da poco in sala operatoria e ancora non abbiamo nessuna notizia>> mi risponde mia madre triste.
<<Come stai Kitty? Hai mangiato?>> mi chiede mio nonno con un sorriso dolce.
In una situazione come questa solo lui può chiedermi se ho mangiato.
Quanto lo adoro.
<<No nonno, ma mangerò appena arrivo a casa>> gli rispondo tranquilla, ricambiando il sorriso.
Parliamo ancora un pó per passare il tempo che ci separa dall'arrivo del medico.
Dopo più di un'ora seduti lì ad aspettare, si avvicina lo stesso uomo dell'altra volta e ci comunica che non ci sono state complicazioni e che l'intervento è riuscito.
Sono così sollevata!
Sorrido e guardo mia madre che, raggiante ringrazia il medico e gli chiede gli orari delle visite.
<<Rimango qui fino a domani mattina per poterlo vedere>> dice.
Annuisco contenta.
<<Resto anch'io>>.
Incrocio le dita e spero che mi dica di si.
<<No Kitty, domani devi andare a scuola. Torna a casa e stai tranquilla. D'accordo?>> dice, fingendo di essere arrabbiata con me per aver saltato le lezioni di oggi.
Sorrido. <<Va bene mamma>>.
Saluto il nonno, dó un bacio sulla guancia a mia madre e inizio a uscire dall'ospedale.
Non sono sicura di voler chiamare Lucas per farmi accompagnare a casa.
In realtà non mi dispiace l'idea di rivederlo, ma non credo sia giusto chiedergli questo favore.
Esco fuori e ci penso un po' facendo avanti e indietro.
No, non lo chiamo.
Vado in strada e fermo il primo taxi che arriva.

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