Capitolo 45

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<<Ti senti un po' meglio?>> mi chiede Laurel, mentre procediamo verso l'uscita.

La mattinata è stata stancante, ma è trascorsa velocemente.
Per tutto il tempo delle lezioni, la mia migliore amica mi lanciava occhiate e mi sorrideva con dolcezza.

Queste piccole attenzioni mi fanno sorridere, <<si, sto meglio>> affermo risoluta, facendole un sorriso riconoscente.

Annuisce e indica con il mento un punto del corridoio.
Thom sta parlando con Ashley in modo concitato, gesticolando.
Le guance sono arrossate e i suoi occhi nocciola luccicano di risentimento.
Ashley dal canto suo, lo fissa con freddezza.
Sembra quasi stufa di starsene lì a parlare con lui.

Scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo.
Non è la prima volta che assistiamo a questa scena.
Lui infuriato per qualcosa che lei ha combinato, mentre quella vipera lo osserva completamente indifferente.

<<Speriamo che questa sia la volta buona>> mormoro, acida.

Laurel che sa perfettamente a cosa mi riferisco, mi sorride diabolica.

<<In realtà sto seriamente pensando di concentrare la mia attenzione su qualcun altro>> ammette, sorprendendomi.
Sgrano gli occhi e le poso una mano sulla fronte, <<hai la febbre, per caso? Sei sicura di stare bene?>>

Ride sommessamente e fa spallucce, <<sono stanca di aspettare che si svegli.>>

Inclino la testa di lato e riduco gli occhi a due fessure, <<non mi starai nascondendo qualcosa, vero?>>
<<Cosa dovrei nasconderti esattamente?>> chiede, arricciando il naso.
Aggrotto la fronte e sbuffo, <<non so. Magari il fatto che hai conosciuto qualche ragazzo?>> la interrogo, con fare circospetto.

Sul suo volto si allarga un sorriso che arriva fino agli occhi.

Le tiro una gomitata e la guardo con disapprovazione, <<Laurel, Elisabeth Ross>> la accuso, pronunciando il suo nome di battesimo completo.
Le punto l'indice contro il petto, <<pretendo di sapere tutto>> sbraito, <<e anche subito>> continuo, in tono minaccioso.
<<In realtà, non so assolutamente niente di lui... l'ho incontrato ieri pomeriggio. Avevo appena finito di fare la spesa e avevo comprato così tanta roba, da non riuscire a portare tutti quei sacchetti in macchina da sola, così si è offerto di aiutarmi.>>
Inarco un sopracciglio, <<tutto qui? Ti ha detto almeno come si chiama?>>
Sbuffa, <<Will.>>
Sgrano gli occhi.
Will?
Quel Will?

Ci sono un sacco di ragazzi che hanno questo nome, quindi mi sembra abbastanza assurdo pensare che si trattasse proprio di lui.

<<Kirst? Cosa c'è?>> mi chiede, con una nota di preoccupazione nella voce.
<<Era...>>
<<Bellissimo? Magnifico? Con un fisico mozzafiato e un viso da angelo?>> mi interrompe, con aria sognante.
Alzo gli occhi al cielo, <<alto? Moro? Occhi color cioccolato?>>

Mi guarda perplessa e annuisce.

Solo ora, mi viene in mente un altro dettaglio che avevo notato sul suo corpo, ma al quale non avevo dato troppo peso.

<<Hai notato un tatuaggio per caso?>>
<<Si!>> strilla, <<aveva un disegno molto particolare, che si annodava su tutto il braccio destro.>>

Oddio.
Non è possibile.

Mi scuote per le spalle e mi guarda intensamente negli occhi.

<<Lo conosci?>> mi chiede, felice.
<<Forse...>> rispondo, grattandomi la testa, <<potrebbe trattarsi del coinquilino di Lucas, ma...>>
Mi interrompe, <<ma cosa?! È fantastico!>>
<<No, è...fidanzato>> mormoro, mordendomi il labbro inferiore e lanciandole un'occhiata di scuse.

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