My Drug is You

Capitolo 35

Lucas trova parcheggio poco lontano dall'entrata principale.

<<Sicuro di non aver ancora cambiato
idea?>> gli domando, per smorzare la tensione.

Sogghigna, <<mi sa che quella che sta cambiando idea qui, sei tu. Muoviti, nanerottola.>>

Sbuffo e scendo dall'auto.

Lucas si avvicina e mi mette una mano dietro la schiena, spingendomi delicatamente verso l'entrata.
Gli lancio un'occhiata e noto che si sta guardando intorno, con un sorriso divertito sulle labbra.
Allungo una mano e prendo la sua, stringendola.

Si volta e mi sorride con dolcezza.

Piega la testa verso di me, <<Andiamo a divertirci>>, mi sussurra all'orecchio.

Vengo travolta da un brivido.

Gli stringo più forte la mano e annuisco varcando la porta d'ingresso.

C'è gente ovunque.

La maggior parte dei ragazzi sono in smoking, mentre le ragazze indossano abiti eleganti e tacchi vertiginosi.
Sento la musica provenire dalla palestra, così trascino Lucas in quella direzione.

Chissà dove sarà Laurel.

Forse dovrei chiamarla, ma l'idea di incontrare Jake mi rende nervosa, così decido di non farlo.
In un modo o nell'altro sono sicura che ci incontreremo.

La palestra è stata addobbata in maniera molto elegante, al centro è stato eretto un palco sul quale si sta esibendo una band dal vivo.
Ai lati della sala ci sono vari tavoli stracolmi di cibo e c'è anche un angolo in cui un ragazzo sta servendo delle bibite analcoliche.
Il mio stomaco brontola alla vista del cibo.
<<Non mangiare niente>>, mi avverte Lucas, come se mi avesse letto nel pensiero.
Lo guardo confusa, <<perché?>>
<<Chissà quanta gente avrà toccato tutto quel cibo e chissà dove prima aveva messo le mani>> risponde, palesemente disgustato.

Faccio una smorfia e mi allontano dal buffet per non essere tentata.

<<Possiamo almeno prendere qualcosa da bere?>> gli chiedo, alzando gli occhi al cielo.
Gli compare un sorrisetto beffardo sul volto, <<va bene.>>
Camminiamo al centro della sala mano nella mano e noto molte ragazze che ci fissano curiose.
Più che altro, fissano Lucas e le nostre mani intrecciate.
Sospiro rumorosamente.
Mi dà un certo fastidio sapere che lo stanno guardando con la bava alla bocca.
Quando si accorge delle loro occhiate, le rivolge un sorriso smagliante.

Ma è scemo?

Lo guardo male e gli stringo più forte la mano.

Ride di gusto e piega la testa verso di me, <<non essere gelosa, nanerottola. Non hai nulla di cui preoccuparti>> mi bisbiglia all'orecchio, perché possa sentirlo nonostante la musica alta.
<<Non sono gelosa, ma tu smettila di fare il cretino>> ribatto, indicando con il mento il gruppo di ragazze che adesso stanno parlando tra di loro eccitate.

Scuoto la testa e chiudo gli occhi esasperata.

<<Te l'ho già detto che sei bellissima
stasera?>> mi chiede, in tono divertito.
<<Te l'ho già detto che sei un vero cretino?>>
Mi fa l'occhiolino e si avvicina al ragazzo che sta servendo i drink.
È moro, con i capelli lunghi castani raccolti in un codino e gli occhi marroni che brillano.
Mi lancia un'occhiata e io gli sorrido in modo gentile.
Lucas si accorge di quello scambio silenzioso e mi guarda con gli occhi in fiamme, alzando un sopracciglio.
Prende il drink e me lo passa.
<<Che c'è?>>
<<Smettila di sorridergli in quel modo.>>
A quelle parole il mio sorriso si allarga ancora di più, <<e poi sarei io quella gelosa, giusto?>> lo sfido, continuando a guardare il ragazzo dietro di lui.
Lucas serra la mascella e si avvicina, circondandomi la vita con un braccio.
Il mio corpo si rilassa al quel contatto e mi lascio attirare verso di lui.
<<Io non ho mai detto di non esserlo, nanerottola.>>
Lo guardo stupita e poso la fronte contro il suo petto.
<<Ora lo stai palesemente ammettendo, lo sai vero?>>
<<Lo so.>>
Mi stringe di più i fianchi e mi dà un bacio dolce sulla testa.
Bevo la Coca Cola avidamente e mi allontano da Lucas, per poi avvicinarmi ad un cestino e buttare il bicchiere di carta ormai vuoto.