Capitolo 34

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<<Laurel, io non credo proprio che sia una buona idea>>, cerco di convincerla, piagnucolando.
<<Dai Kirsten! È solo un ballo! Stai veramente pensando di darci buca!?>> strilla, alzandosi dal letto e venendomi incontro.

Non sto avendo un attimo di pace ultimamente.

Questo pomeriggio avevo solo intenzione di studiare visto che la mattinata a scuola è stata un vero schifo.

La professoressa di chimica mi ha interrogata e ovviamente ho fatto scena muta.

Non ho avuto tempo per aprire un solo maledetto libro in questo periodo e, se voglio accaparrarmi una borsa di studio per l'università, devo assolutamente rimboccarmi le maniche e raggiungere ottimi voti alla fine di entrambi i due semestri.

Sfoglio il libro di chimica rumorosamente e glielo indico, <<sto cercando di studiare, Laurel.>>
Sbuffa, <<il ballo è questa sera, Kirst. Tu non mi darai buca. Ti avverto che sono pronta anche a trascinarti via di peso da questa dannata stanza.>>
<<Ma io non ho alcuna voglia di venire e poi... andarci con Jake non mi sembra una buona idea.>>
<<Oh Kirst! Nessuno ti ha impedito di chiedere a Lucas di accompagnarti. Il fatto che tu non l'abbia fatto la dice lunga>> sbotta, ormai stufa della mia caparbietà.

Ha ragione.

Perché non gliel'ho chiesto?

Beh, semplice.
Avevo paura che mi ridesse in faccia.

E poi che gli avrei detto?

"Sai Lucas, c'è questo ballo a scuola e mi piacerebbe molto che mi accompagnassi tu ma, in caso, so già con chi andarci. Si chiama Jake. Ah, per la cronaca, è il ragazzo che mi ha abbracciata quella sera fuori dal Pandemonium e che tu sembravi intenzionato a prendere a pugni. Ah, e dimenticavo giusto un altro piccolo dettaglio... ho una cotta per lui da tipo... tutto il liceo?"

Alzo gli occhi al cielo, <<Laurel...>>
<<Chiamalo>> ribatte, <<subito>>, continua in tono minaccioso.
<<Non ci penso nemmeno!>>
<<Ah no? E va bene, l'hai voluto tu.>>
Marcia velocemente verso il comodino dove è posato il mio cellulare, digita qualcosa sullo schermo e se lo porta all'orecchio.
Sgrano gli occhi, <<non lo stai facendo davvero>> sibilo, lanciandole uno sguardo truce.
Per tutta risposta mi fa la linguaccia e mima con le labbra un "scommettiamo?"
<<Ciao Lucas! Sono Laurel, la migliore amica di questa svitata di Kirsten.>>

Starà recitando.

Le volto le spalle esasperata e torno a concentrarmi su questo maledetto libro.

La sento ridere, <<Si, te la passo subito. Buona giornata anche a te>> le sento dire, prima di avvicinarsi a me, con un sorriso sornione sul volto.
<<Ah, ah, ah molto divertente Laurel. Ora puoi smetterla di recitare.>>
Mi allunga il telefono e noto che sullo schermo c'è scritto il nome di Lucas.

Non ci posso credere!
Questa stronza l'ha chiamato davvero!

Le lancio un'occhiataccia e le strappo via il telefono dalle mani.

<<Ciao>> farfuglio, in preda all'imbarazzo.
<<Ciao, nanerottola. Stai bene?>>
<<Io... si, sto bene. Laurel è una stupida>>, mi volto a guardarla e scandisco bene l'ultima parola.
Lei mi lancia un bacio e per tutta risposta si sdraia sul mio letto.
<<Ha detto che dovevi chiedermi una cosa importante>> ribatte, con voce melodiosa.
<<Non è nulla di importante, in realtà. Anzi, è una cosa molto stupida che sicuramente non ti interesserà affat...>>
<<Nanerottola, che succede?>> mi interrompe, divertito.
<<Stasera la scuola dà un ballo di beneficienza. Si tratta di una raccolta fondi per un orfanotrofio che si trova poco fuori città. Ecco... mi chiedevo se volessi accompagnarmi>>, dico tutto d'un fiato e subito dopo mi affretto ad oggiungere, <<so che per quell'ora sei impegnato al Pandemonium. Non sei tenuto a venire, è uno stupido ballo e neanche io vorrei andarci ad essere sincera>> ammetto, con un po' di imbarazzo.

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