Capitolo 36

2.4K 100 84
                                    

Non so bene che cosa aspettarmi da questa serata, ma di una cosa sono certa... sono con Lucas e questo basta per rendermi felice.

Sorrido come una stupida a questo pensiero, mentre usciamo all'aperto per dirigerci verso la macchina.
<<Che c'è?>> mi chiede, stringendomi più forte la mano.

Faccio spallucce, <<Niente, sono solo... felice>> rispondo tranquilla, sorridendo ancora di più.
Lucas si ferma e mi mette le mani sui fianchi.
Il suo sguardo è dolce e il suo sorriso è così sincero che mi spiazza, <<vorrei vederti sempre così felice>> sussurra, con voce calda.
Il mio cuore salta un battito e i miei occhi si addolciscono.

Questo ragazzo mi sta facendo perdere completamente la testa.

<<Quando fai così, mi spiazzi.>>
<<È una cosa positiva, no?>>
<<Senza alcun dubbio. Non pensavo che ci fosse così tanta dolcezza dietro questa corazza da Iron Man>> lo sfido scherzosamente, picchiettando un dito sul suo petto.
<<So essere molte cose, nanerottola>>, mi fa l'occhiolino e mi circonda le spalle con un braccio, <<Andiamo.>>
<<A proposito... dove stiamo andando?>>
<<Stavo pensando di portarti a casa mia. Puoi aspettarmi lì finché io non finisco di lavorare>> dice, mentre camminiamo lentamente verso la macchina, <<oppure, potresti venire ad aiutarmi. A te la scelta, nanerottola.>>
<<Hai dubbi? Vengo con te.>>
<<Ne ero sicuro. Hai un cambio di vestiti?>>
<<Si, dentro la borsa che ho lasciato nella tua macchina.>>
<<Bene, allora prima andiamo a casa mia così possiamo cambiarci per stare più comodi e poi andiamo al Pandemonium.>>
<<Non ho bisogno di cambiarmi>> lo sfido, con voce suadente.
<<Invece lo farai, nanerottola.>>
<<Perché dovrei?>>
<<Perché? Già per me è faticoso dover lavorare sapendoti lì accanto a me. Figuriamoci vestita in questo modo>> ribatte, passando in rassegna il mio corpo con lo sguardo, <<E poi, non vorrei prendere a pugni qualcuno proprio nel mio locale. Mia madre non ne sarebbe per niente contenta>> continua, piegando le labbra in un mezzo sorriso.
Scuoto la testa divertita, <<Sei davvero un cretino. Non sono mai stata oggetto di attenzione per molti ragazzi, quindi puoi anche evitare di preoccuparti di dover fare a pugni per me.>>

È vero.

Al liceo passo totalmente inosservata da circa cinque anni.

Mi guarda allibito, <<a volte sei così ingenua, nanerottola.>>

Faccio una smorfia.

Anche Laurel me lo dice spesso.

<<Sono solo realista.>>
<<Sei bellissima, Kirsten. Ti assicuro che chiunque ti guarda lo pensa, perché è una cosa totalmente oggettiva. Se poi sommiamo la tua bellezza esteriore, a quella interiore, mi ritengo fortunato anche solo per aver attirato la tua attenzione>> ammette con sicurezza, guardando dritto davanti a sé, <<e sappi che sono talmente egoista da volerti tutta per me.>>
Gli sorrido con dolcezza, <<mi stai quasi persuadendo.>>
Alza un sopracciglio, <<Quasi?>>
<<Si, quasi. Non sai fare di
meglio?>> gli chiedo provocante.
Le sue labbra si incurvano in un sorriso e i suoi occhi si accendono.
Mi attira contro di lui con un braccio e mette una mano dietro la mia nuca per tenermi ferma.
Le mie labbra si schiudono istintivamente e le sue si posano sulle mie.
Sento la sua lingua scivolare nella mia bocca e incontrare la mia.
Mi bacia avidamente e con passione.
I nostri corpi si incastrano perfettamente l'uno contro l'altro, mentre le nostre lingue danzano insieme con movimenti lenti e circolari.
Sento il corpo andare letteralmente in fiamme, mentre le sue mani mi accarezzano con passione.

My Drug is YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora