Non sono mai stata una ragazza come tutte le altre e di sicuro non mi aspettavo di poter diventare così stupida.
L'amore è davvero una debolezza e un controsenso.
Ti serra gli occhi, ti annebbia i sensi, ma ti apre totalmente il cuore.
Non so bene quanto tempo avessi trascorso seduta su una panchina con gli occhi fissi nel vuoto.
Sento la testa scoppiare, mentre passo in rassegna quegli ultimi momenti.
Ero così felice.
Ero così dannatamente felice.
E ora... il senso di vuoto e la morsa al petto mi fa sentire come quando ho scoperto la verità riguardo mio padre.Vedo una macchina nera fermarsi di fronte a me e una testa bionda uscire dall'abitacolo.
Mi sento spossata e priva di forze per reagire, così continuo a stare ferma e a fissare il vuoto.<<Kirsten>> esordisce, in tono cupo.
Si avvicina e si siede sulla panchina. La sua coscia sfiora la mia e un senso di calore mi si irradia in tutto il corpo.
Mi ritraggo all'istante.
Lo vedo impallidire e irrigidire le spalle.
<<Ti prego, lasciami spiegare>> continua in tono implorante.
Si passa più volte una mano tra i capelli biondi e stringe il pugno con forza.
Non riesco a reagire. Avrei così tante cose da dire, ma non ce la faccio. Sento un nodo alla gola e le lacrime farsi strada sul mio volto.
Anche se non ci tocchiamo, sento il suo corpo tremare dalla tensione.
Con un movimento veloce, si inginocchia di fronte a me e posiziona il suo viso alla stessa altezza del mio.
I suoi occhi verdi sono colmi di frustrazione, le labbra sono socchiuse e i capelli in disordine.
Non riesco a non pensare che anche in questo momento è il ragazzo più bello che avessi mai visto.
E mi odio per questo.
Distolgo lo sguardo e deglutisco più volte per cercare di alleviare il nodo che mi stringe la gola.
<<Guardami per favore>>, mi posa una mano sotto il mento e appena le sue dita sfiorano la mia pelle, mi ritraggo come se mi avesse bruciata.
I miei occhi azzurri si fissano nei suoi, <<non mi toccare>>, scandisco bene ogni parola con rabbia.
I suoi occhi cambiano.
È come dargli un pugno dritto allo stomaco.
Non mi sento meglio a vederlo così, ma credo anche, che se non provasse niente per me, non starebbe così di merda.
Stringo gli occhi e allontano questi pensieri.
<<Mi permetti di spiegarti tutto con calma?>>
<<Credi di essere davvero pronto a
farlo?>> chiedo sprezzante, <<cosa ti fa pensare che io abbia voglia di stare a sentire le tue spiegazioni adesso?>>
Si passa una mano tra i capelli e serra la mascella.
<<Non doveva andare così, volevo parlartene, ma prima avevo bisogno che mi conoscessi davvero.>>
Rido nervosamente, <<conoscerti davvero? Ma se non so niente di te Lucas! Anzi, sai che ti dico? Il problema non sei tu, sono io. Sono stata una vera stupida a fidarmi di uno sconosciuto. Perché è questo quello che sei per me>> sputo fuori tutto con rabbia, <<Ti è mai importato qualcosa di me Lucas?>>
Sgrana gli occhi incredulo, <<capisco che tu possa avere dei dubbi, ma non credevo fino a questo punto>>.
La mascella è serrata e le nocche della mano stretta a pugno completamente bianche.
<<Tu sei molto importante per me Kirsten.>>
Scuoto la testa con rabbia. Quella maledetta domanda mi sta tormentando.
<<Chi è Clare?>>
Lucas si alza in piedi velocemente e per un momento penso voglia andarsene.
<<Ti spiegherò tutto, ma ti prego facciamo due passi.>>
Inspiro profondamente e cerco di calmarmi.Sento il cellulare vibrare in tasca e il nome di Jake comparire sullo schermo.
Merda.
L'avevo chiamato, ma non aveva risposto ed ora, eccolo qui.
Tempismo perfetto, come sempre.
Lucas posa gli occhi sullo schermo e il suo viso si accende di rabbia.
<<Che diavolo vuole da te ancora?>> chiede in tono gelido.
<<L'ho chiamato io>> taglio corto, fulminandolo con lo sguardo e intimandolo a tacere.
Lucas non risponde, mi dà le spalle e sospira rumorosamente.
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My Drug is You
Romans[COMPLETA, IN REVISIONE] La neo diciottenne Kirsten conduce una vita tranquilla, quasi monotona nella sua amata Londra. Frequenta il liceo con i suoi due inseparabili migliori amici e ha una passione che pur di soddisfarla la porterà a prendere deci...