Capitolo 20

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Passeggiamo un po' osservando
le luci che riflettono contro il fiume.
Abbiamo trascorso una serata davvero piacevole ed è un vero peccato che sia già finita.
<<Cosa stai pensando?>> mi chiede ad un tratto.
Non so se rispondere perché dopo averlo detto ad alta voce non posso più rimangiarmelo.
Prendo coraggio, <<Al fatto che sono stata davvero bene e che è un peccato che la serata sia già terminata>> dico tutto d'un fiato.
<<È solo l'una>> risponde tranquillo.
Cosa!? Ma è tardissimo! I miei saranno in pensiero.
Mi fermo e velocemente tiro fuori il telefono dalla borsa.
Cavolo, avevo il silenzioso e non l'ho sentito squillare.
Ho un paio di chiamate perse da parte di mia madre e alcuni messaggi.
La richiamo subito e chiedendole scusa le dico che sto tornando a casa.
Riattacco e vedo che Lucas è un po' infastidito.
<<Devo andare. Potresti riaccompagnarmi a casa per favore?>> gli domando dolcemente.
Lui cambia espressione tornando ad essere nuovamente tranquillo, <<Certo, va bene>> risponde pacato.
Ci affrettiamo a raggiungere la macchina e Lucas parte. Il tragitto è silenzioso, ma piacevole. Quando arriviamo di fronte al cancello di casa mia, noto che le luci sono tutte spente.
Staranno dormendo.
Apro lo sportello e mi volto verso di lui, <<Grazie per la serata>> e aggiungo subito dopo <<Non me l'aspettavo, davvero>>.
Lui senza rispondere, si slaccia la cintura e si avvicina verso di me.
I nostri visi sono vicinissimi e per un momento penso mi voglia baciare, invece, mi prende il viso tra le mani e mi da un bacio dolce sulla fronte.
<<Buonanotte Kirst>> dice, fissandomi le labbra.
Smetto di trattenere il fiato e rispondo.
<<Buonanotte Lucas>>.
Scendo e procedo lentamente verso la porta di casa mentre osservo le luci della sua macchina sparire nell'oscurità.

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