Capitolo 46

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<<Siamo quasi arrivati>> dice Lucas, posando una mano sul mio ginocchio e stringendolo leggermente.
Sorrido e mi avvicino di più contro la sua schiena.

Ci siamo allontanati abbastanza dalla città e in questo momento, stiamo attraversando una stradina sterrata, ai cui margini si estendono dei campi verdi molto ampi.

La moto sobbalza ogni poco e Lucas rallenta, per evitare di far scivolare le ruote sulla ghiaia.

Allaccio con più forza le braccia attorno al suo corpo e mi tengo stretta a lui, per paura di cadere.

Che ci facciamo qui?

Mi guardo attorno, per visualizzare qualche altro dettaglio che mi consenta di capire perché mi ha portata in questo posto e la mia attenzione è catturata da un'insegna di legno con inciso Colorado.

Volto la testa da una parte all'altra e non so perché, ma nonostante non sia mai venuta da queste parti, l'ambiente mi risulta estremamente familiare.
Le staccionate in legno ai lati della strada che delimitano i campi, la stradina sterrata e l'erba curata, mi fanno riaffiorare moltissimi ricordi di quando...

Oh mio Dio.
Non ci posso credere.

<<Mi stai davvero portando in un
maneggio?>> strillo, sporgendo la testa in avanti, sulla sua spalla.
Non arriva nessuna risposta, lo sento solo ridere.
<<Contenta?>> mi chiede dopo un po', con un sorriso birichino che gli spunta sulle labbra.

Per tutta risposta, lo stringo così forte da avere male alle braccia.
Sento il suo petto vibrare e noto che sta scuotendo la testa.

Probabilmente starà pensando a quanto, in questo momento, sembro una bambina durante il giorno di Natale.
In effetti, sono così emozionata che sento gli occhi diventare di colpo lucidi e la vista appannarsi.
Trattengo le lacrime e sento il sorriso allargarsi sul mio viso.

Appena raggiungiamo il maneggio, percepisco l'odore dei cavalli invadermi le narici.
Per molti potrebbe essere un odore sgradevole, ma per me... sa di casa.

Appena Lucas si ferma e parcheggia di fronte all'enorme struttura, mi catapulto giù dalla moto.
Vedo i suoi occhi illuminarsi di gioia, quando si rende conto di quanto io sia felice.

Mi aiuta a slacciare il gancetto del casco e me lo sfila posandolo sulla sella accanto al suo.
Mi accarezza una guancia e mi guarda con dolcezza.

<<Non hai idea di quanto sia felice di vederti così>>, ammette.

Dalla sua voce, così come dai suoi bellissimi occhi verdi, traspare la totale sincerità.

Gli lancio le braccia al collo e lui mi solleva agilmente.
Allaccio le gambe attorno alla sua vita e premo le mie labbra sulle sue.

Il bacio è dolce e carico di sentimento.

<<Sei fantastico>> sussurro, allontanando di poco il mio viso dal suo.
Un angolo delle sue labbra si inarca verso l'alto e il mio cuore accelera.
Mi rimette giù con delicatezza e prende la mia mano, intrecciando le nostre dita.

<<Ti avevo avvisata che prima o poi l'avresti ammesso>> risponde, ammiccando.

Alzo gli occhi al cielo e sorrido.

Appena raggiungiamo l'entrata, l'odore di fieno mi invade le narici e scorgo la testa nera ed elegante di un cavallo sporgere da uno dei tanti box.
Senza rendermene conto, mi avvicino e gli accarezzo la testa, passando la mano tra gli occhi grandi, al centro del musetto marrone.

Sento un'ondata di emozioni aggrovigliarmi lo stomaco e una lacrima solcarmi la guancia.
Mi affretto ad asciugarla prima che Lucas se ne accorga e continuo ad accarezzare con delicatezza la testa del cavallo, fino a che la sua voce non attira la mia attenzione.
Lo osservo mentre parla con un uomo, poco lontano da dove mi trovo.

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