Capitolo 31

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<<Kirsten!>>
Laurel richiama la mia attenzione schioccando le sue dita lunghe e affusolate di fronte alla mia faccia.
<<Scusami... mi sono distratta. Che stavi dicendo?>>

Le lezioni sono appena terminate e stiamo uscendo dall'aula seguendo gli altri gruppi di studenti.

<<Venerdì ci sarà il ballo per la raccolta fondi. Pensi di chiedere a Lucas di accompagnarti?>> mi domanda, con un sorrisetto malizioso stampato sulle labbra.

Quando le ho raccontato che si è presentato ieri notte sotto casa mia, è quasi impazzita dalla gioia.

Mi porto una mano verso il collo e sfioro la collana che mi ha regalato, pensandoci su.

<<Non so se è una buona idea Laurel, mi sembra... azzardato. Non riesco ancora a capire cosa sta succedendo tra di noi>> le confesso, sospirando sconfitta.

Il fatto che ultimamente si sia comportato bene, non vuol dire necessariamente che lui voglia avere una relazione con me.
Anzi, ora che ci penso, non ne ha mai fatto parola.

<<Oh, Kirst! Stasera avete un appuntamento. Mi sembra che le cose stiano andando piuttosto bene tra di voi... quindi, perché non dovresti chiedergli di accompagnarti? È solo un ballo>>, ribatte pacata.
<<Tu con chi ci andrai?>>
Alza le spalle e fissa i suoi occhi verdi nei miei.
<<Con chiunque me lo chiederà>> fa lei, sbuffando.
<<Thom...>>
<<Ci andrà con Ashley, ovviamente. Che ti
aspettavi?>> mi chiede, inarcando un sopracciglio e scuotendo la testa.
<<A volte è proprio così... stupido>>, dico esasperata.
Annuisce.
<<Ehi, ragazze! Aspettate!>> sento la voce di Thomas raggiungerci alle spalle.
<<Parli del diavolo...>> bisbiglia Laurel.
Sorrido e mi volto verso di lui.
<<Vi dò un passaggio. Jake è in macchina che ci aspetta.>>
Sgrano gli occhi imbarazzata.
Oddio.
Non ho alcuna voglia di incontrare Jake.
Non dopo l'incontro idilliaco che abbiamo avuto l'altro pomeriggio.
<<Io... preferisco andare a piedi. Grazie lo stesso>> dico, rivolgendogli un sorriso gentile.
<<Andiamo, Kirst! Non fare la stupida e vieni con noi>>, ribatte Thom.
Lancio un'occhiata a Laurel che se ne sta accanto a me e fissa un punto indefinito del corridoio.
È in imbarazzo.
<<Laurel? Per te va bene?>> le chiedo, dandole un buffetto sul braccio per attirare la sua attenzione.
<<Ehm.. si, certo>> balbetta, puntando gli occhi per terra.

Odio vederla così vulnerabile, ma non so proprio cosa fare per migliorare questa situazione.

Varchiamo la porta d'ingresso e troviamo Jake ad aspettarci in fondo al viale, gli occhi nocciola puntati sulla strada e dei riccioli ribelli che gli ricadono sulla fronte.

Si volta e quando ci vede le sue labbra si increspano in un sorriso.

Apriamo gli sportelli e Thom si sistema sul sedile anteriore, mentre io e Laurel su quello posteriore.

<<Ehi Jake! Bentornato!>> sento dire da Laurel.
<<Grazie... come state, ragazze?>>
Mi rivolge uno sguardo dalla specchietto retrovisore e io gli rivolgo un sorriso imbarazzato.
<<Bene, grazie>> rispondo, con voce flebile.

Non capisco perché mi sento così in imbarazzo in sua presenza.

Non dovrei.

Si immette nella strada e Thom gli dà le indicazioni per raggiungere casa di Laurel.

Le lancio un'occhiata e noto che si sta torcendo le mani nervosamente.

Metto una mano sulla sua e le rivolgo un sorriso incoraggiante.

My Drug is YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora