Capitolo 49

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4 ore prima...

Non so bene quanto tempo sia trascorso tra le chiacchiere, i baci e il cibo.
L'unica cosa che so è che non vorrei andare più via da qui.
Questo posto ha qualcosa di magico.
Purtroppo, lui deve lavorare e io devo necessariamente tornare a casa.

<<Ti dispiace se passo un attimo dal Pandemonium? Devo prendere alcune cose>> mi dice, mentre proseguiamo lentamente verso la moto.
Gli rivolgo un sorriso sincero, <<non c'è neanche bisogno che tu me lo chieda.>>

Gli angoli delle sue labbra si incurvano verso l'alto.
Mi attira a sé con un braccio e mi stampa un bacio dolce sulle labbra.
Il suo sguardo è intenso e dolce e i suoi occhi verdi sprofondano nei miei.

Quando mi guarda così non riesco a formulare nessun pensiero logico.

In questo momento, mi sta dicendo tutto, senza dirmi niente.

È questo il bello.
Tra noi, spesso le parole sono superflue.

<<Cosa c'è?>> gli domando, con un filo di voce.
<<Non pensavo di trovarti così presto. In realtà, non pensavo di trovarti affatto>>, mi accarezza la guancia con la mano libera, <<io non ti merito Kirsten, ma questo tu ancora non lo sai>> riprende, in tono cupo.
Un velo di tristezza attraversa il verde intenso dei suoi occhi.
Scuoto la testa, <<sai, io credo invece che tu sia molto più di quello che pensi>> dico seria, <<vorrei che ti potessi guardare attraverso i miei occhi.>>

La sua espressione cambia repentinamente.

Non se lo aspettava.

L'ultima frase che ho appena detto rimbomba anche nelle mie orecchie.
Ma come diavolo mi è saltato in mente di dire una cosa del genere?
Fino ad ora non mi sono mai esposta così tanto nei suoi confronti, nonostante mi abbia dato tutte le buone ragioni per farlo.

Abbasso la testa e chiudo gli occhi imbarazzata.

Lucas sospira sommessamente e mi prende il volto tra le mani, <<nanerottola?>>
<<Si?>>
<<Guardami>> mormora, con dolcezza.
Inspiro profondamente e punto i miei occhi azzurri nei suoi.
Noto che il suo sguardo è diverso.
Sembra... triste.
<<Promettimi che ti ricorderai sempre di questo>> mi chiede, in tono implorante.
<<Lucas, ma che...>>
<<Promettimelo.>>
La sua voce, i suoi occhi e la sua postura rigida mi fanno capire che non sta affatto scherzando.
<<Te lo prometto.>>

Vedo immediatamente la tensione abbandonare il suo corpo e le sue spalle rilassarsi.
Mi sorride disinvolto e intreccia le dita alle mie, <<andiamo.>>
Annuisco e lo seguo.

Il tragitto è silenzioso ma piacevole.

Ho letto molti libri e visto tanti film, ma vivere questa storia con lui ha dell'incredibile.

Sorrido al solo pensiero.

Non so bene che cosa aspettarmi dal mio futuro e so che è troppo presto per pensare a questo, ma se oggi potessi decidere sceglierei che fosse al suo fianco.

Sospiro sommessamente e cerco di scacciare via queste idee folli.
In fondo, non lo conosco così bene e devo dire che lui non è molto rassicurante.

Mi ammonisce sempre riguardo al suo passato e sinceramente, non so bene cosa aspettarmi.

Riuscirò ad accettare tutto quello che mi racconterà?
L'amore è davvero così forte da superare qualsiasi cosa?

Questo ancora non lo so, ma ho la sensazione che lo scoprirò molto presto.

Raggiungiamo l'inizio del sentiero poco dopo.
Lucas prende i caschi dal sotto sella della moto e si avvicina a me.
Mi attira contro di lui con un braccio e mi sistema il casco delicatamente sulla testa.
<<Pronta per ritornare alla vita reale?>> chiede, allacciandomi il gancetto alla base del mento.
Sospiro sconfitta, <<solo se lo sei anche tu.>>
Avvicina il viso al mio e mi dà un bacio intenso sulle labbra, <<accanto a te anche la vita reale non mi dispiace affatto.>>

Sento il cuore fare una capriola nel petto.
<<Non mi stancherò mai di sentirti dire cose del genere.>>
<<Ed io, sono abbastanza sicuro che non smetterò mai di dirtele se me ne darai la possibilità.>>
Intreccio le dita nei suoi capelli e lo bacio con passione.
Sento il sangue ribollire nelle vene, mentre le sue mani esplorano il mio corpo.
Vorrei di più, vorrei molto di più.

<<Sarà meglio andare.>>
La sua voce è affannata e i suoi occhi nascondono un desiderio proibito.
Poso la fronte contro la sua allineando i nostri visi e annuisco.

Il viaggio di ritorno è rilassante.
Ad ogni semaforo la sua mano cerca la mia stringendola con dolcezza.
Mi ritrovo completamente avvinghiata al suo corpo, con la testa posata delicatamente sulla sua schiena.
Mi sento completamente a mio agio.

Circa mezz'ora più tardi parcheggia la moto di fronte all'entrata del locale.
<<Aspetta qui, ci impiego un attimo e ti porto subito a casa>> dice, sfilandosi il casco e appendendolo al manubrio.
Cerco di svegliare i miei sensi intorpiditi e faccio di no con la testa.
<<Non c'è bisogno, vado a piedi.>>

Non risponde, sorride, si avvicina e mi dà un bacio dolce sulla fronte prima di allontanarsi.

Sospiro con un sorriso da ebete stampato sul volto e sfilo il casco sistemandolo accanto al suo.

Mi passo una mano tra i capelli neri aggrovigliati e cerco di sciogliere i nodi causati dal vento.
Sento il telefono vibrare nella tasca della felpa e rispondo senza vedere di chi si tratta.
<<Kirsten? Dove sei?>> la voce preoccupata di mia madre, mi fa venire un nodo allo stomaco.
<<Sto arrivando>> rispondo velocemente.
Chiudo la telefonata e scendo dalla moto per avvisare Lucas.

<<Certo che se la sta prendendo comoda.>>
Sento una voce familiare raggiungermi alle spalle.
Mi volto e mi ritrovo davanti una bionda ossigenata, truccata alle perfezione e in abiti succinti.
Sharon.
Che ci fai lei qui?
Faccio finta di niente e proseguo verso l'entrata.
<<Sto parlando con te, stupida
ingenua!>> urla, sghignazzando dalle risate.
Serro la mascella e mi volto lentamente.
<<Che diavolo vuoi da me?>> le chiedo, in tono gelido.
<<Oh povero pulcino! Ancora non te l'ha detto vero?>> fa lei aspra, <<eppure gli avevo detto che mi sono annoiata di tutta questa farsa. All'inizio era divertente, ma adesso... direi che può darci un taglio>>, continua secca.
<<Ma di che diavolo stai parlando?>> sbraito, in prenda ai nervi.
Sento la porta del locale spalancarsi e la voce di Lucas tuonare alle mie spalle.
<<Sharon? Ma che cazzo ci fai qui?>>
<<Non sono io l'intrusa qui e tu lo sai>> risponde sicura la bionda, <<diglielo.>>
Gli occhi di Lucas sono sbarrati, <<Sharon stai zitta>> la ammonisce, con rabbia.
Non capisco più niente.
<<Dille la verità. Dille che lei è come Clare.
Non vale niente per te.>>

Le parole di Sharon rimbombano nella mia testa.
Quel nome.
Quel maledettissimo nome.
Clare.

Non riesco a parlare. Non riesco a pensare.
Sono immobile e fisso Lucas con gli occhi sgranati.

Spero che da un momento all'altro mi prenda tra le braccia e mi rassicuri, ma se ne sta lì fermo a fissare il vuoto.

Sharon circonda il suo corpo con un braccio.

Lucas non si sposta, non oppone resistenza.
È completamente assente.

Sento il cuore rompersi in mille piccoli pezzi.

Forse lei ha ragione.
Io sono come Clare.
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Cosa sarà successo a Clare?
E cosa significano le parole di Sharon?
Presto lo scoprirete!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questi nuovi capitoli!
Un bacio ❤️

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