Capitolo Cinque
Parte Uno
"Vai a casa del signor Styles." Bisbigliò eccitata Valerie mentre entravamo nella sala del personale.
"Per Darcy, per valutare la sua vita a casa."
"Pensavo avessi detto che avresti smesso di farlo dopo i Kingsley's?"
"Erano una famiglia inquietante, ma ho la sensazione che Harold and Darcy non sono così male."
"Non si sa mai" borbottò lei. "Se succede qualcosa, chiamami e verrò a prenderti."
Sorrisi, sorpresa dall'offerta. "Grazie, Valerie."
"Certo. Dopotutto sono la tua assistente."
Ci accomodammo su uno dei divani stretti. "Qual è il tuo obiettivo nella vita? So che la tua ambizione non è essere la mia assistente personale."
Alzò lo sguardo verso la finestra, guardando le strade bianche. "Voglio diventare un'attrice di Hollywood, per dimostrare a mio padre che si sbagliava."
"Assicurati di ricordarmi, va bene?"
Lei rise e tornò a guardarmi. "Come se accadrà mai."
Sistemai il mio portatile sulle gambe, aprendolo. "Una persona del mio passato una volta mi disse che senza un sogno, non ci sarebbe domani. Non arrenderti, Valerie."
"Chi è?"
Mi irrigidii un attimo. "La mia madre adottiva."
"Adottiva? Eri un'orfana?"
Annuii in silenzio.
"Sei ancora in contatto con loro?"
"Qualche volta, ma ero una tra dodici bambini."
"È per questo che volevi essere una psicologa infantile?"
"Si, in parte." Comincia a premere tasti a caso per sembrare occupata.
"Scusate." Si girò verso la porta quando entrarono due membri dello staff. Mary, la fisioterapista, e Walter, lo psichiatra.
"Buongiorno" li salutai. Walter sorrise e fece un cenno prima di sedersi dall'altro lato della sala, e Mary lo seguì, ignorandomi.
Potevo capire che probabilmente era perché ero più giovane di venti anni con un lavoro che pagava di più, ma era comunque un comportamento maleducato.
Entrò un'altra signora, Debra penso. Scelsi di non salutarla e guardai da dietro il mio portatile mentre prendeva posto accanto a Mary.
La loro conversazione fu piena di sciocchezze per un po', fino a quando non sentii Debra sibilare "Ho visto che ora Styles è sotto valutazione a casa. Senza dubbio l'uccellino fortunato sta cercando di sfruttare la sue chances con lui."
Mi morsi la lingua duramente. Certamente no.
"E ho sentito che Hardings farà una chiacchierata con lei" replicò Mary. Ovviamente non avevano idea che fossi io.
"E senti questa. Lei è una degli psicologi infantili. Non lavora neppure direttamente con lui e viene qui quasi due volte alla settimana?" accusò Debra. "Ci sta sicuramente provando con lui."
Chiusi il portatile con una mossa decisa. Valerie mi seguiva in silenzio mentre tornavo nel mio ufficio. Era per questo che mi piaceva il mio ufficio.
"Che diritto hanno di dire quelle cose?" brontolai. Lei chiuse in silenzio la porta dietro di me.
"Non puoi ammettere che non è leggermente bello?" Valerie si accasciò sulla sedia alla scrivania, sorridendomi cauta.
"Il signor Styles non cerca una compagna in questo momento. È concentrato sul benessere di sua figlia più che del suo."
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Distract and sedate [Italian Translation]
FanfictionA una psicologa è stato affidato il caso di un padre alcolizzato preoccupato per sua figlia piccola e la sua anormale timidezza. La bambina di quattro anni soffre di un disturbo d'ansia sociale da quando sua madre è andata via. La specialista per l...