Capitolo Quarantasei
Dopo un bagno bollente che aveva reso la mia pelle rossa e che mi aveva fatto raggrinzire le mani, entrai nella nostra fredda camera da letto e rovistai nel mio inventario mentale di vestiti per trovare qualcosa di abbastanza elegante per stasera. Non mi venne nulla in mente.
Disperata, mi voltai verso l'armadio, ma i miei occhi si posarono su una piccola scatola con un fiocco color argento ai piedi del letto. Non era lì prima.
Camminai lentamente con i piedi bagnati sul tappeto e quando mi avvicinai notai un biglietto di forma quadrata dietro di esso. Mi asciugai le mani e lo avvicinai gli occhi. 'Solo per una notte' era scarabocchiato sul davanti in una calligrafia obliqua. Un piccolo sorriso provò a farsi largo sulle mie labbra. Supposi che fosse indirizzato a me, tirai il fiocco e si sciolse. Tolsi il coperchio e strabuzzai gli occhi nel vedere il tessuto rosso che riconobbi all'istante.
Il vestito toccava il pavimento mentre lo reggevo dinanzi a me. L'avevo visto solo una volta. Aveva attirato la mia attenzione su un manichino dietro una vetrina mentre passeggiavo insieme a Harry. Non potevo credere che lui ... il mio vestito bianco era stato momentaneamente sostituito da questo ora. Aveva preso anche la taglia giusta.
Sbalordita, accarezzai con le dita il tessuto setoso del vestito. Non mi ero mai immaginata in un vestito del genere. Ne avevo visti molti simili sui red carpet, non indosso a una persona qualunque proveniente da una piccola cittadina dell'Inghilterra che era cresciuta con nulla.
Tutto ciò che volevo fare in quel momento era indossarlo. Avevo promesso a Harry che sarei stata pronta per le sei. Terminai di prepararmi alle sei meno un quarto, nel momento esatto in cui lui rincasò dopo aver lavorato al mulino. Si fiondò dritto nella doccia senza guardarsi intorno.
"Hazel" esclamò Darcy quando entrò nel salotto con un pigiama morbidoso rosa, "Sembri una principessa!"
Un sorriso occupò le mie labbra rosso sangue. "Grazie, Darce. Anche tu. Sei incantevole, amore."
Lei ridacchiò e toccò il morbido tessuto di colore scarlatto. "È molto bello."
"Spero che non sia troppo appariscente" pensai ad alta voce. Il vestito seguiva una linea a V che si stringeva in vita con una fascia. Da quel punto, della leggera seta cadeva fino a terra, con un piccola coda.
"È perfetto. Papà lo adorerà" squittì. Ridacchiai per nascondere la confusione. Non capivo il motivo per cui lo avesse detto, perché avrebbe dovuto interessarle.
Allungai il collo per dare un'occhiata al lungo corridoio vuoto. Probabilmente Harry ci avrebbe fatto fare tardi. "Hai mangiato, amore?"
"Sisi." Fece un largo sorriso mostrando i denti che le mancavano, il che mi fece sorridere nuovamente.
"Ti sei lavata i denti e hai portato la borsa che ti ho preparato vicino alla porta?"
"Si ..." Sospirò, toccando il tessuto del mio vestito.
"E ti sei ricordata la spazzola per i capelli-"
"Si, mamma-"
Si bloccò, alzando lo sguardo su di me, scioccata per quello che aveva detto.
"Come mi hai chiamato, Darcy?" Aggrottai le sopracciglia mentre mi inginocchiavo per mettermi al suo stesso livello.
"Non volevo. Dico davvero" biascicò in fretta.
Un sospiro emerse dalle mie labbra e le passai una mano tra i capelli scompigliati ma soffici. "Non sono arrabbiata con te, Darcy. Okay?" Lei annuì una volta e abbassò lo sguardo per poi mettere il broncio. "Non essere triste, Darce. Per favore, tesoro."
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Distract and sedate [Italian Translation]
FanfictionA una psicologa è stato affidato il caso di un padre alcolizzato preoccupato per sua figlia piccola e la sua anormale timidezza. La bambina di quattro anni soffre di un disturbo d'ansia sociale da quando sua madre è andata via. La specialista per l...