Capitolo Cinquantasei

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Capitolo Cinquantasei

Hazel.

Rimasi a bocca aperta alla vista di una Rose mezza nuda che si precipitava fuori dalla camera da letto avvolta solo in un lenzuolo. Aveva i capelli scompigliati. Jeffrey la seguiva, mentre si tirava su i pantaloni.

Mio Dio ... Come ...

Il mio primo pensiero andò a Harry. Li aveva visti.

"Ma che diavolo?"

Rose girò il collo per guardarmi. "Non sai niente di questa famiglia. Stanne fuori, Hazel."

"Che diritto hai per dirmi questo?" Mi strozzai con il mio stesso respiro. Sapevo che stavo solo esprimendo le emozioni di Harry al posto suo. "Sei andata a letto con l'amico di suo padre, e da quanto tempo?"

"Da quando è nato lui" affermò Jeff. Non un pizzico di vergogna né di senso di colpa.

Era Rose quella di cui mi meravigliavo. "Gli hai detto che gli volevi bene, che eri fiera di lui. Come puoi fargli questo?"

"Questo non ti riguarda!" Mi urlò contro. Io indietreggiai contro il muro ancora più inorridita. Questo non poteva accadere a Harry.

Con un sussulto, mi sollevai da quella orribile carta da parati e li superai. Dovevo trovare Harry.

Feci una corsa lungo in sentiero. Mi aggrappai al cancello quando ad un certo punto una mano grande e familiare fece lo stesso sfiorandomi le dita e inviando una serie di brividi lungo la mia schiena. Ci fu un momento di pausa prima che tirasse il cancello e mi superasse a grandi falcate.

Il cuore mi batteva forte nel petto quando vidi il fucile stretto in un pugno. Inserì dentro le munizioni.

"Harry, no, no" ripetei, aggrappandomi all'arma rigida.

Mi scrollò via con uno spintone come se fossi una nullità. "Vai a casa. Rimani lì."

"No, Harry. Tu non vuoi farlo." Piantai i piedi nel terreno nel tentativo disperato di fermarlo. "Ti prego, Harry. Calmati."

"Lui non sarà più vivo quando uscirò da quella casa. Lo ucciderò con un proiettile o a mani nude. Decidi tu qual è il modo più nobile" ringhiò.

"Lascia che se ne occupi il destino! Non ti servirà a niente fargli del male" provai a dissuaderlo.

"Il destino non avrà mai la soddisfazione che avrò io." Le sue mani tremanti afferrarono la parte centrale del fucile in una stretta mortale.

Quelle mani intorno ad un collo avrebbero sicuramente ucciso.

Al contrario, le sue guance ispide erano arrossate e le labbra erano gonfie.

Tutto il mio corpo andò in frantumi quando vidi una lacrima cadere dai suoi occhi. Lui se ne era accorto a stento.

"Harry ... Pensaci, per favore. Andrai in prigione e Darcy non vedrà mai più suo padre. È davvero questo quello che vuoi? Vuoi abbandonarla per vendicarti di una persona a cui stai dando la priorità rispetto a tua figlia?"

"Smettila! No, non lo farò!" Tirò su col naso e si asciugò gli occhi iniettati di sangue. Gli tremavano leggermente le spalle. Non potevo credere che sua madre gli avesse fatto una cosa del genere. Perché? Perché Harry si meritava questo?

"Harry, togli i colpi dal fucile" ordinai in tono più calmo possibile. Mi sporsi in maniera cauta. Lui esitò quando afferrai un lato del fucile. In un secondo lo sottrassi alla sua presa ferrea e il secondo dopo gettai un'estremità a terra. Impiegai un po' per togliere i colpi, ma alla fine vi riuscii. Premetti con forza il pollice sulla sicura e la inserii.

Distract and sedate [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora