Epilogo
"Da quanto tempo alloggia in quell'hotel, signor Styles?"
"Circa quattro settimane" rispose in tono scontroso lanciando un'occhiataccia fugace all'assistente sociale.
L'uomo scrisse qualcosa sul suo taccuino. Harry avrebbe voluto strapparglielo dalle mani e gettarlo contro la finestra.
"Di recente ha-"
"Cosa avete fatto a Darcy?"
"Per il momento si stanno prendendo cura di lei in un luogo sicuro, signor Styles. Ci sono state fornite prove evidenti che lei non è idoneo per occuparsi di lei."
Quella era una sciocchezza, stabilì Harry. Lo avevano pagato migliaia di sterline.
"Ti rendi conto che non appena avrò il mio avvocato ti manderò in bancarotta a tal punto che desidererai non vedermi mai più?" Alzò gli occhi con un'espressione che fece si che l'assistente sociale stringesse la presa sul taccuino.
Minaccioso, scarabocchiò insieme agli altri appunti.
"Harry, non occorre che si metta sulla difensiva. Sono qui per valutarla."
Lui alzò semplicemente gli occhi al cielo. Non poteva farne a meno. "Continua pure e giudicami, va bene, solo perché un libro di testo ti ha detto di farlo."
L'assistente sociale non comprese perfettamente cosa voleva dire, ma proseguì. "Mi è stato detto che era con un'altra persona."
"Si. Lo ero." Il suo sguardo si abbassò sulle sue mani tra le ginocchia. L'uomo lo osservava curioso.
"Ora non è più con questa persona?"
"No. Prossima domanda."
"Qual è stata la ragione della vostra rottura e come ha reagito la bambina a riguardo?"
Harry per poco, solo per poco, non aggredì l'uomo. Chiuse le dita in un pugno stretto sotto i suoi occhi.
"Non lo sa. Il mattino dopo, è stata portata via persino prima che mi svegliassi. Questo è illegale e lo sappiamo entrambi. Appena la riporterò indietro, vi manderò dritti all'inferno."
"Signor Styles, se continua con queste maniere aggressive, non so se riavrà indietro sua figlia."
Allungò le mani in avanti e ne infilò una nella tasca destra. Si rigirò velocemente l'anello tra le dita. Era diventato un tic nervoso. Anche se l'assistente sociale non si riusciva a vedere l'ansia sul suo volto duro. Nessuno di loro poteva andare oltre la sua espressione.
"Lei è mia figlia, e lo è da anni. Non sarà mai felice con quelle persone."
"Quelle persone, signor Styes, sono la sua madre biologica e il compagno stabile di sua madre."
"Che ti hanno pagato un bel po' per portarmi via mia figlia. È patetico da parte tua" affermò, fissando l'uomo in modo scontroso. "Posso solo immaginare quanto sei debole in realtà per accettare una mazzetta così facilmente."
In maniera furiosa scrisse un altro appunto su Harry.
Avrebbe potuto fingere per quest'uomo ma nonostante tutto lui sapeva che grande padre era, avrebbero corrotto il sistema e quello di Darcy sarebbe diventato un caso giudiziario. Era stato bloccato da manette e catene e ogni volta che pensava al modo in cui veniva trattata Darcy, si facevano più strette.
"Dove si trova la sua compagna adesso?"
"Ho diritto ad un avvocato." Si alzò dalla scomoda sedia di plastica e si diresse verso la porta.
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Distract and sedate [Italian Translation]
FanfictionA una psicologa è stato affidato il caso di un padre alcolizzato preoccupato per sua figlia piccola e la sua anormale timidezza. La bambina di quattro anni soffre di un disturbo d'ansia sociale da quando sua madre è andata via. La specialista per l...