Capitolo Diciotto

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Capitolo Diciotto

Strinsi le mani di Darcy, seduta tra le mie gambe, muovendole al ritmo della musica. Ridacchiò mentre io guidavo le sue mosse di danza. La radio passava qualche canzone pop americana. Lei saltellava su e giù sul sedile del passeggero, riuscendo a controllare a malapena la sua allegria. Ridevo assieme a lei e gettai la testa all'indietro. La canzone si affievolì lentamente.

"Possiamo metterne un'altra?" chiese eccitata. Io annuii con la testa, aspettando una nuova canzone alla radio.

Il mio sportello si aprì e sbucò la testa curiosa di Harry. "Che sta succedendo qui?"

"Sto insegnando a Darcy come si balla" risposi.

"Papà è quello che deve imparare a ballare" mi guardò con espressione ovvia e poi ridacchiò al volto serio di Harry.

"Io so ballare, ma ho scelto di non farlo" affermò lui.

"Infatti .." mormorai.

Lui annuì e fece scivolare la sua mano fredda dietro la mia schiena. Feci un balzo sorpresa.

"Un cuscino potrebbe aiutare" spiegò, facendolo scivolare tra la curva della mia schiena e il seggiolino. Mi rilassai comodamente contro di esso.

"Andiamo, piccola" disse a Darcy quando tolse la mano.

Lei piagnucolò e mi strinse le braccia al collo con fare supplichevole. Ridacchiai, spostando lo sguardo su di lui. "Va bene, Harry. Metterò la cintura di sicurezza."

Lei allargò gli occhi e fece il labbruccio. Io la imitai prendendomi gioco di lei mentre Harry spostò lo sguardo tra di noi prima di alzare gli occhi al cielo e chiudere la portiera. Nonostante ciò, lo osservai fare il giro dell'auto con un piccolo sorriso che lottava contro i suoi lineamenti.

La città era piuttosto grande. Premetti le dita sul finestrino freddo mentre familiarizzavo con gli edifici di legno. Non assomigliava a niente che avessi visto in Inghilterra. Adoravo il modo in cui mi ricordava quei film di cowboy del passato, con l'aggiunta di un tocco moderno.

Nel centro della città si trovava quella che sembrava essere una clinica o una farmacia, e fu dove Harry fermò l'auto.

Darcy, che era rimasta seduta in braccio a me per tutto il tragitto fino a qui, si precipitò fuori dall'auto e Harry aiutò me ad uscire. Il suo braccio si avvolse intorno alla parte superiore della mia schiena e mi sollevò i piedi da terra mentre salivamo i gradini che portavano alla piccola farmacia.

"Darce, non correre troppo avanti" la richiamai. Lei si voltò davanti alla porta e aspettò che la raggiungessimo impaziente.

"Brava ragazza" disse Harry in tono sarcastico, scompigliandole i capelli quando arrivò vicino a lei.

Lei sussultò e sbatté i piedi a terra accanto a lui. "Mi hai fatto i capelli brutti. Non puoi farlo!"

"L'ho appena fatto" disse in tono ovvio, alzando leggermente le spalle.

"Hazel ..." corse al mio fianco, sulle sue piccole gambe mentre io la osservavo sorridendo.

"Si, Darce?"

"Papà mi ha scompigliato i capelli" disse indicando le molte ciocche che le erano uscite dalla coda. Presi una ciocca e cercai di metterla a posto.

Risi di fronte alla bambina che aveva i capelli in disordine proprio come quelli di suo padre. Lei sbuffò e piegò le braccia sul petto, imbronciata.

Alzò lo sguardo triste e io cercai di non ridere. "È stato molto cattivo da parte sua."

Lei annuì con forza.

Distract and sedate [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora