Capitolo Trentatre

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Capitolo Trentatre

Hazel.

"Stai bene?"

Chiese come se stessi zoppicando per il dolore, ma non era realmente così.

Non si era mosso da dove lo avevo lasciato venti minuti prima per andare a fare una doccia. Era spaparanzato sul divano, ma si mise seduto quando entrai in salotto. Avevo notato che anche lui si era dato una rinfrescata.

"Stai bene?" Chiese un'altra volta quando non risposi.

"Splendidamente" lo presi in giro, accomodandomi sull'altro lato del divano.

Lui ridacchiò leggermente e si voltò verso di me. Non fece nulla a parte rivolgermi uno sguardo che lui credeva non avessi notato. Mi rilassai contro un cuscino e lo ignorai. In qualche modo mi sentivo più a mio agio con lui.

"Ci sai fare" dissi a bassa voce. Chiusi gli occhi vergognandomi. Era la cosa più imbarazzante che avessi mai detto.

"Mi fa piacere sentirtelo dire." Il suo corpo fu sul mio dopo che si era alzato. Sorrise compiaciuto e mi diede un bacio sulla fronte, il che mi fece aprire gli occhi.

"Non montarti troppo la testa." In risposta gli diedi un colpetto sulla fronte. Si abbassò e io ridacchiai mentre lui lasciò altri tre baci sul mio volto nonostante il mio disprezzo. Io avevo le mani dietro la schiena e lui mi diede un bacio più lento e dolce sulle labbra.

Lasciai che la sua bocca scivolasse sulla mia e aprii gli occhi per vedere i suoi proprio di fronte a me. Il suo respiro mi faceva il solletico, scaldandomi la pelle.

"Sei completamente diversa, Hazel. Questo è certo."

Era solo questione di tempo. Lo avevo sempre saputo. Solo non sapevo il momento esatto in cui mi sarei concessa a lui.

"Hai preso i kebab?"

Li tenevo in mano. Lui cominciò a sorridere quando alzai lo sguardo. Lo faceva in continuazione dall'altra mattina. Un sorrisetto idiota che dubito riuscisse a controllare. Ricordo che quattro settimane fa mi guardava a malapena.

Mi passò per la mente un Harry diverso, quello di mesi fa. Mi domandai cosa lo avesse trasformato in quello che era adesso. Come può qualcuno lasciar perdere le proprie abitudini in un solo mese?

"Si, ce li ho." Li aggiunsi alla pila quando lo raggiunsi.

"Perfetto. Ora dobbiamo solo prendere il pink milkshake per Darcy e ..."

Smise di controllare la lista. Faceva liste per ogni cosa. Lo avevo scoperto di recente.

"No, sembra che basti." Annuii mentre spingevamo il carrello.

"Sembra che tu e El siate diventate molto amiche" disse. "Non le è mai piaciuto avere ospiti a casa."

Ridacchiai e mi misi in fila dietro a un uomo grassottello. "Harry, avevate dodici anni."

"Beh, la conosco ancora piuttosto bene. è un tipo difficile quando si tratta di amici."

"Sento dell'amarezza per via di un'amicizia rifiutata."

Alzò gli occhi al cielo e si appoggiò al carrello. "Si da il caso che io sia dotato di una spiccata abilità di fare conversazione e sarei stato un amico fantastico. Ma lei non se ne è mai accorta perché era troppo impegnata a pensare esclusivamente a se stessa."

Gli rivolsi un sguardo scettico. "Non dire così. Sembra molto simpatica."

"Sei d'accordo con lei?" Ridacchiai alla sua espressione infastidita.

Distract and sedate [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora