Prologo

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Questa storia non è mia, ma solo una traduzione dell'originale 'Distract and Sedate' scritta da @derailedthoughts che mi ha dato il permesso di tradurla.

All rights reserved @derailedthoughts.

Prologo

           

"Ti rendi conto di quanto sia impossibile amare una persone come te?"

Aveva la gola in fiamme. Doveva aver perso la voce dopo ore passate a piangere. Quando la situazione si era calmata quel pensiero mi aveva dato la caccia.

"Eppure io ho ancora trovato un modo per farlo."

"Lo so, lo so" mormorai in fretta. Volevo confortarla. Feci un passo verso il letto e lei si nascose sotto le lenzuola, facendomi bloccare. Sentii la punta di un pugnale colpirmi nel petto.

"Non ne hai idea, Harry" sussurrò. Le sue labbra carnose e arrossate tremavano assieme alle parole piene di dolore.

Aveva le guance arrossate e i lunghi capelli cadevano in un groviglio sul suo corpo prezioso. Non riuscivo a spiegare quanto era bella, non importa quanto ci provassi. In questo momento non riuscivo neppure a mettere insieme per parole per dirglielo. Non che lei volesse sentire un'altra parola uscire dalla mia bocca.

"Ci sto provando, piccola-"

"Non raccontarmi cazzate, Harry."

Sapevo che non voleva un'altra scusa. In ogni caso non ne avevo una. Avevo combinato un casino. L'alcol mi scorreva ancora nelle vene, guidando il mio sistema nervoso e i miei pensieri.

Ci guardavamo in silenzio. Più guardavo nei suoi occhi azzurri vuoti più io mi sentivo vuoto. Di solito erano sempre pieni di vita e determinati. Mi davano energia. Senza quella scintilla, ero morto. E lo ero davvero.

"Mi dispiace. Hai ragione. Sono un assoluto disastro" mormorai.

Si asciugò gli occhi umidi e avvolse le braccia intorno alle ginocchia. "Non posso rimanere qui."

"Ma-" Ora ero a corto di parole. "Q-questa è casa tua. Con Darcy e con me."

Lei scosse la testa alle mie parole. "Voglio andare via."

Un altro pugnale trafisse la mia carne e mi squarciò. Questo aveva mancato di poco il cuore.

Chiuse forte gli occhi e un'altra lacrima scivolò lungo la sua guancia fino al mento. Tenni lo sguardo fisso su di essa, mentre la guardavo cadere sul suo ginocchio. Io ero stato la causa di quella lacrima e di tutte quelle prima.

Lei si meritava molto più del mio amore. Una gran parte di me desiderava che non l'amassi, che fosse libera da me. Desideravo che qualcosa mi avesse impedito di avvicinarmi a lei.

"Ti amo, Harry" mormorò. Sollevai il capo e la parte egoista di me gioì. Ma durò poco. "È questo che lo rende più difficile" aggiunse subito dopo. "Mi hai causato così tanto dolore. So che non ricambi il mio amore."

La lama puntò dritta al cuore. Immediatamente percepii il dolore: in tutti gli anni e tutti i traumi che avevo provato non avevo mai sperimentato nulla del genere.

Mi bruciavano gli occhi e si riempirono di lacrime. Era una sensazione così estranea per me, eppure riconobbi a stento la stretta al petto forte e soffocante.

Si alzò in piedi e con le mani deboli fece scivolare la mia felpa sul suo corpo esile. Mi morsi la lingua per non gridare il suo nome. Gridava dentro di me, facendo eco nelle ossa. Mi implorava di fare qualcosa.

"Vado via" disse, mandandomi in frantumi. Ogni briciolo di me.

Cos'altro avrei potuto dire? Rimani? Per lei ero disgustoso, una persona ferita con la quale si era ferita nel tentativo di ricompormi.

Avevo la vista appannata e sbattei rapidamente le palpebre, in modo così disperato, nel tentativo di fare qualcosa, viste le labbra intorpidite.

In un secondo uscì dalla porta e quello dopo io ero sul tappeto. Singhiozzando mentre premevo le unghie della dita contro i palmi per fermarla, per placare l'angoscia sempre più grande. Era inevitabile. Quello che le avevo fatto, il modo in cui le avevo fatto del male.

Mi sforzai di non alzarmi, scusarmi e implorare il suo perdono. Mi sforzai, povero me, di non riportarla indietro. Piangeva per il mio amore, ma era sempre stata meglio senza di me e senza il bagaglio che mi portavo dietro.

Distract and sedate [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora