Capitolo Ventotto

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Capitolo Ventotto

"Non mi hai detto che eri con Harry?" aggiunse Liz in tono sorpreso. Mi diede un colpetto sul braccio e distolsi nuovamente la mia attenzione da Harry e Anna.

"Non me lo hai chiesto" scrollai le spalle, aggiungendo una risatina nervosa.

"Hey, Harry" lo salutò Anna a bassa voce.

Lui tossì leggermente alle mie spalle. "Ciao."

"Ciao, Anna" dissi io ad alta voce. Mi maledii mentalmente e abbassai la voce. "È un piacere rivederti."

Diede un'occhiata veloce a me, e al mio vestito. "Hey ... Hazel, dico bene?"

"Certo."

Darcy spinse la sedia per allontanarla dal tavolo. Saltò giù e corse per prendere posto tra Harry e me. Anna si abbassò di fronte a lei. "Ciao, tesoro. Come stai?"

"Bene" disse lei, nascondendosi dietro le mie gambe nude.

"Ho sentito che presto inizierai la scuola?" Mise su un sorriso raggiante ed entusiasta. Mi fece venire voglia di vomitare.

"Sisi" mormorò la bambina. Strinse l'orlo del mio abito nella sua manina, formando una piega. E comunque, come faceva a saperlo Anna?

Lizzie fece un passo avanti e si rivolse ad Harry in tono duro. "Sono felice di vederti dopo tutti questi anni." Lui aggrottò le sopracciglia mentre la guardava fisso in volto. Mise una mano sul fianco e alzò gli occhi al cielo mentre io ridacchiai. "Eliza Osborn?"

Anna fece un sorrisetto furbo. "Aveva un enorme cotta per te, ricordi?"

Lui cominciò a sorridere nel frattempo che alzò un sopracciglio guardando Lizzie. "El?"

"Ti prego" sbuffò sdegnosamente. "È successo anni fa. Ora sono felicemente sposata."

"Quanti anni hai?" chiesi curiosa.

Lei sorrise e mi guardò. "Ventitre. Eravamo appena tornati dalla luna di miele il giorno prima che ci siamo incontrate."

"Oh, congratulazioni" dissi allegra.

Era divertita dalla mia esultanza. "Un po' in ritardo."

Harry si mise a braccia conserte e ridacchiò. "Buon per te, El."

Su questo argomento, l'espressione di Anna si fece annoiata. Cominciò a raccontare di una serata durante le vacanze estive. Io mi ero estraniata, persa da ciò che stavano dicendo.

Darcy prese nuovamente a tirarmi il vestito. Abbassai lo sguardo sulla sua espressione esasperata. "Ho fame, Hazel."

"Tra poco si mangia, piccola" la rassicurai. Mi sorpresi da sola per averla chiamata in quel modo. Dovevo aver preso questa abitudine da Harry.

"È davvero tua figlia?" la voce di Liz era allegra, e sorrideva a Darcy.

"Uh-"

"Si" rispose Harry. "È identica a me, eh?"

"Si" disse Anna con una risatina. Non si preoccupò neppure di rivolgere uno sguardo a Darcy.

"Ha i tuoi stessi occhi e la tua bocca, niente di più, Harry" disse Liz senza giri di parole.

"Ha anche gli stessi ricci." Arriccia una ciocca dei suoi capelli e lei inclinò la testa contro la mia mano con un debole sorriso.

"Sei adorabile" disse cordialmente Anna.

"Grazie" disse lei rigidamente, facendo scivolare le sue piccola dita lungo le mie gambe.

"Come mai il nome Darcy?" chiese Anna a Harry. Gli occhi di Harry si sollevarono da sua figlia e si morse l'interno della guancia pensieroso. "Beh ... ho scelto io il nome, mi è sempre piaciuto. Cec-" Alla fine si bloccò da solo. Loro ignorarono cosa stava per dire, ma io non potevo farlo. Perché non parlare di lei, la madre biologica di Darcy?

Distract and sedate [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora