Quella sera, dopo cena, diedi la buonanotte a mia madre e a mia sorella, per poi rinchiudermi nella mia stanza. Chattai un pò coi miei amici, finchè non mi arrivò un sms anonimo. Lo aprii:
“Le rose sono rosse, il sangue ancor di più e la prossima sei tu”
Sentii dei brividi scorrermi lungo la schiena, ma non diedi importanza a quel messaggio, pensando che fosse qualche stupido scherzo. Posai il telefono sul mio comodino e mi stesi sotto le coperte, cadendo nel sonno.
Ad un tratto sentii due fili d'aria sul mio collo: un respiro. Mi alzai di scatto, ma quella "presenza" lasciò la mia stanza con un soffio di vento.
Guardai l'ora: le 3:30.
Fantastico! Ogni qualvolta che qualcuno mi svegliava, non riuscivo più a prendere sonno.
Sbloccai lo schermo del cellulare e navigai un pò sui social e su youtube, rassegnata.
Quando mi voltai verso la finestra intravidi le luci delicate e colorate dell'alba. Mi alzai dal letto e andai verso la finestra, per godermela in tutto il suo splendore. Mentre ero intenta a sfiorare mondi astratti con la mente, mi arrivò una notifica sul cellulare.
“Bella l'alba, vero?”, dal solito numero anonimo.
Istintivamente mi guardai attorno e, riportando la mia attenzione sul sole sempre più alto, venni abbracciata da un soffio di vento.
Alle 6 e qualcosa scesi in cucina e feci colazione. Approfittai dell'orario per farmi una doccia. Appena uscita mi misi l'accappatoio e mi asciugai i capelli, poi mi misi un paio di jeans scuri e aderenti ed un top nero, con abbinata una felpa del medesimo colore. Riuscii perfino a piastrarmi i capelli.
Alle 7:30 uscii di casa e mi incamminai verso scuola. Durante il tragitto incontrai Lily.
«Hey, bella: come va? Ieri con Cal com'è andata?» mi chiese lei, maliziosa.
Io sospirai e alzai gli occhi al cielo.
Caleb...se pensavo a lui potevo ancora sentire quei brividi che mi aveva lasciato col suo sguardo, gli stessi che mi avevano fatto compagnia ieri notte, e forse gli stessi che avevano ammirato l'alba con me.
Non avrei detto a nessuno nè dei messaggi, nè delle strane sensazioni di quella notte.
All'entrata salutai Lily e mi diressi verso Nate, che mi faceva cenno con la mano di raggiungerlo.
«Ecco la ragazza più bella del mondo» mi salutò lui, baciandomi dolcemente la fronte. Mi accompagnò davanti all'aula di biologia e poi se ne andò. Mentre stavo entrando mi scontrai con qualcuno.
«Oh, scusa, io...» incrociai quegli occhi gelidi ancora una volta. Erano ancora come l'immagine che era rimasta impressa nella mia mente, se non più belli.
Tornai alla realtà: ero fidanzata, per giunta con un ragazzo fantastico.
«No, scusami tu. Prima le signore» si scusò lui, facendo un inchino in direzione della porta dell'aula.
Risi e ricambiai l'inchino, poi entrai, seguita dai suoi passi. Presi posto in seconda fila, mentre lui nella terza, nel banco dietro al mio.
Durante tutta la lezione, potei sentire gli occhi di Caleb trafiggermi il collo.
Quando la campanella suonò, raggiunsi gli altri corsi, per poi abbandonarmi in mensa, al solito tavolo. Lily e Pen mi raggiunsero, e con loro i loro frequenti litigi. Non osavo immaginare quale fosse il motivo del loro litigio.
«No, no e no! Spencer, te lo ho ripetuto, come minimo, venti volte!» esclamò Pasley, seccata.
«Hey! Cosa vi prende!?» li interruppi io.
«C'è che questo idiota vuole la mia auto!» urlò Lily.
«Andiamo! La mia è dal meccanico e lo sai che è una festa importante!» la supplicò Pen.
«Almeno voi un'auto l'avete...» mi lamentai io. Ero l'unica tra i miei coetanei a non aver preso ancora la patente.
Loro mi guardarono con aria sapiente: nei loro sguardi potevo leggere chiari “non è colpa mia se hai fallito l'esame di guida!” e “non stiamo parlando di te”. Riabbassai lo sguardo sul mio riso, ormai freddo, mentre loro continuavano a discutere. Fortunatamente arrivò Nate a salvarmi.
«Hey, piccola, devo appendere alcuni volantini per un evento, mi dai una mano?» mi chiese lui. Io annuii di fretta e mi sbrigai a finire il riso rimasto nel mio piatto, dopodichè mi alzai e seguii Nate fuori dalla mensa.
«Tu ci vieni, vero?» mi domandò Nate, riferendosi alla festa di cui stava appendendo i manifesti.
«Ovvio: Pasley mi trascina ad ogni festa» sospirai io.
«Ahah, la tua amica è proprio forte...a proposito: perchè lei e Spencer stavano litigando?» mi chiese, mentre io stavo attaccando l'ultimo volantino al muro.
«Non lo so, parlavano di macchine» risposi io, vaga.
Lui rise e mi baciò, sorprendendomi. Sorrisi tra le sue labbra.
«Ti amo» mi sussurrò.
«Anch'io» dissi.
In quel momento mi sentii perforata da due bollenti specchi azzurri e ritrovai la sensazione di una qualche presenza, che anche ieri notte mi aveva invasa.

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Bad Blood
VampireE se la tentazione si rivelasse quasi letale? Cosa accadrà ad una ragazza come tante che è stata trasformata in vampiro con in realtà lo scopo di ucciderla?